Gli allevatori umbri manifestano la loro preoccupazione per quanto comunicato nei giorni scorsi da Grifo Latte, la cooperativa umbra che opera raccogliendo la quasi totalità del latte prodotto in regione.

Con una lettera del 12 dicembre la Grifo Latte, nella persona del suo presidente Carlo Catanossi, ha comunicato infatti ai propri soci la proposta di aumentare il capitale sociale di 2 milioni di euro; dette somme dovranno essere versate dai soci in misura di 1 centesimo per ogni litro di latte prodotto nel 2021 per i prossimi 4 anni, indicativamente. L’aumento del capitale sociale verrà effettuato solamente se le sottoscrizioni copriranno almeno l’85% del capitale sociale.

“Stiamo raccogliendo le preoccupazioni degli allevatori che, quotidianamente, ci telefonano per chiederci cosa sia meglio fare”, spiega Matteo Pennacchi, presidente della sezione zootecnica di Confagricoltura Umbria, per poi aggiungere: “È chiaro che noi non possiamo dare una risposta di tale rilevanza agli allevatori, la scelta è importante ed è giusto che ogni allevatore decida in base alle proprie considerazioni”.

Grifo Latte comunica che l’aumento di capitale sociale sarà necessario per lo sviluppo della Cooperativa, per far fronte alle esigenze energetiche e per garantire la sicurezza della società nei confronti del sistema bancario.

“La preoccupazione degli allevatori – continua Pennacchi – è dettata non solo dalla richiesta di far fronte a queste necessità della cooperativa, ma anche dal fatto che gli aumenti del prezzo del latte alla stalla effettuati negli ultimi mesi hanno avuto il solo scopo di tamponare, a volte neppure in modo integrale, gli incrementi dei costi di produzione subiti dalle aziende”.

“Eravamo certi – prosegue – che l’aumento del prezzo del latte e dei formaggi al consumatore avrebbe permesso di poter produrre con serenità. Invece oggi gli allevatori si trovano ad affrontare una nuova emergenza. Gli allevatori raccontano della forte preoccupazione per la richiesta di aumento di capitale che, come spiegano dalla Grifo Latte, sarà vincolante per i prossimi 4 anni. Solamente a maggio la Grifo Latte aveva comunicato che il bilancio era positivo e che avrebbero provveduto a dare premi ai dipendenti (premi di cui non è stata specificata l’entità) ed il conguaglio agli allevatori che, a differenza degli anni precedenti, non è stato erogato in un’unica soluzione ma è stato rateizzato. Solo pochi giorni fa era stata pubblicata la notizia che Grifo Latte aveva incorporato un’altra società del settore, la Camaul (Cooperativa Agricola Montana Alta Umbria Latte)”.

Gli allevatori si interrogano quindi sul perché a maggio siano stati erogati premi ed oggi, a distanza di pochi mesi, la cooperativa faccia richiesta di far fronte alle sue necessità. Il dubbio degli allevatori è che non vi sia stata particolare attenzione ad un mercato che, ormai da diverso tempo, è in difficoltà e pertanto si chiede ai soci, nuovamente, di dover intervenire.

“Gli allevatori potranno decidere – conclude Pennacchi – se dare nuova fiducia alla dirigenza della Grifo Latte, sapendo che, essendo questi i presupposti, non si prospetta un periodo facile per loro, l’ennesimo. Ci auspichiamo almeno che Grifo Latte adegui il prezzo del latte alla stalla ai valori di mercato che, a dicembre, hanno raggiunto i 60 centesimi al litro alla stalla”.

 

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