In merito alle ipotesi che si fanno strada nelle ultime ore di scorporo della Valle Umbra Servizi (Vus) e di una possibile entrata di soggetti privati nell'azienda, sentiamo l'esigenza di esprimere tutta la nostra contrarietà e preoccupazione. La Vus, che con i suoi 270 dipendenti e 190 mezzi pubblici è un esempio eccellente di integrazione di servizi diversi, rappresenta infatti la dimostrazione di come le aziende pubbliche, se gestite oculatamente, possano funzionare bene, senz'altro meglio di quelle private, e siano assolutamente vantaggiose per i cittadini. Lo dimostra il fatto che le tariffe pagate dai 120mila utenti della Vus sono le più basse dell'Umbria.

Oltre a questo non si può dimenticare che solo pochi mesi fa i cittadini italiani e quelli umbri si sono espressi chiaramente, attraverso il referendum, contro la politica delle privatizzazioni dei servizi pubblici locali, che sono servizi essenziali e devono restare saldamente in mano pubblica.
Ci rendiamo conto, naturalmente, delle criticità poste dalla legge delega del Governo Berlusconi che, in palese violazione della volontà popolare espressa appunto nel referendum, ha voluto insistere nell'imporre la privatizzazione dei servizi agli enti. Ma sappiamo anche che un'altra risposta è possibile, come dimostrano esperienze molto significative, quali quella del Comune di Napoli, che ha istituito l'azienda pubblica partecipata “Acqua Bene Comune”.

Insomma, non vorremmo che ancora una volta venga percorsa la strada che purtroppo conosciamo sin troppo bene, ovvero quella della privatizzazione degli utili e della socializzazione dei costi. A questa prospettiva ci opporremo con tutte le nostre forze.


Vasco Cajarelli Cgil Umbria
 

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