PERUGIA - Come Sinistra Universitaria - Udu Perugia e Rete degli Studenti Medi Perugia ci accomuniamo alla protesta e all'indignazione dell'Omphalos nei confronti della revoca del patrocinio da parte dell'amministrazione comunale. Un atto grave ed indegno per una città che più volte in passato si è fregiata dei valori di libertà e pluralità di pensiero e che si dimostra ancora più misero di fronte alla concessione del patrocinio ad eventi di dubbio valore culturale quali i dibattiti complottisti sulle scie chimiche.

Il Pride Village è un momento che arricchisce culturalmente la città, concedendo spunti e spazi di riflessione e discussione su tematiche quanto mai attuali e storiche. Il patrocinio delle istituzioni è un riconoscimento che di norma viene concesso ad iniziative di valore di questo tipo ed è proprio la sua revoca che rappresenta un danno per l'intera cittadinanza, ancora di più visto le motivazioni meramente politiche dell'atto: per il Comune il valore del Pride non va oltre le polemiche sulla locandina.

Il garantire un maggiore accesso agli stimoli culturali provenienti dalla società civile e da eventi del genere dovrebbe essere uno degli interessi primari e principali di ogni istituzione, non solo di natura formativa come le Università, ma anche amministrativa, quale il Comune. Siamo i primi a credere al libero accesso al sapere quale diritto di ognuno e della comunità e alla sua valorizzazione; anche per questo, ma non solo, il gesto della giunta ci indigna e ci porta ad interpretare la revoca del patrocinio come disconoscimento del valore dell'iniziativa stessa. La libertà di espressione dovrebbe essere ampiamente riconosciuta e condivisa, ma per una piccola minoranza rumorosa della città le cose non stanno evidentemente così.

Come associazioni di studenti e giovani abbiamo aderito con convinzione al Pride e atti come questi non fanno altro che invitarci a condividere una battaglia giusta quale questa e le tante altre portate avanti dall'Omphalos. Saremo quindi presenti alla sfilata di venerdì e ai nostri banchetti nel Pride Village sabato e domenica, cogliendo anche l'invito a discutere sul tema della laicità. Perché anche noi siamo fermamente convinti che "si scrive laico, si legge libero".

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