Chiedo ospitalità per comunicare che in relazione all’approvazione delle osservazioni al nuovo PRG di Assisi io non mi sento di essere stato sostanzialmente unanime nell’approvazione, come ha rappresentato il sindaco Ricci nel suo comunicato.


Ho partecipato ai lavori della commissione ed ho dato il mio contributo per discutere seriamente di tutte le osservazioni di carattere generale e normativo, approvando quelle che ritenevo andassero incontro a proposte di carattere migliorativo, tese particolarmente ad una maggiore tutela del paesaggio e ad un minor consumo di territorio.

Ne sono un esempio quelle proposte dai comitati spontanei dei Castelli e della Sentinella del Subasio, e su questo sono contento che la maggioranza abbia avuto una resipiscenza ed il gruppo del PD abbia proposto il rinvio della discussione.

Ma se ne sono un esempio anche quelle proposte dall’Ing. Marcucci e dalla Pro Loco di Petrignano, che ha invocato un parco piuttosto che un’altra colata di cemento che non serve al paese, o quella sul divieto di realizzazione di altri luoghi di culto, di qualsiasi religione se non a più di un chilometro dalle altre chiese e cioè da nessuna parte ad Assisi.

Poco male se su tali osservazioni mi sia trovato in perfetta solitudine o in compagnia di qualche sparuto compagno di strada del PD, perché sono dell’idea che Assisi è stata unica nel suo genere sul piano della tutela paesaggistica ed il piano Astengo ha fatto scuola in Italia.

Lo sviluppo urbanistico o è sostenibile o è solo mercato edilizio del consenso, specialmente quando si approva un PRG a pochi mesi dalle elezioni amministrative.

Saranno i prossimi anni a dire se sono io che non mi adeguo alla cultura del “se po’ fa” o se gli amministratori attuali, che si riempiono la bocca di tutela del paesaggio e di edilizia di qualità, hanno predisposto un PRG “pret à porter” ed assomigliano al pifferaio di Hamelin che faranno sprofondare i nostri figli in un mare di cemento.

FRANCO MATARANGOLO
 

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