PERUGIA - È ormai prossima la solenne cerimonia di sepoltura di Ascanio della Cornia (1516-1572) - uno dei personaggi più in vista del 1500 non solo in Italia ma in Europa - in San Francesco al Prato, il Pantheon dei perugini. L’iniziativa vedrà impegnati fianco a fianco i Lions e l’amministrazione comunale. Anche questo tema è stato illustrato nei saloni del ristorante Posta Donini di S. Martino in Campo, in occasione della visita di Salvo Ianni, governatore del Distretto Lions Club 108L (Lazio, Umbria e Sardegna), ai club Corciano Ascanio Della Cornia, Deruta, Perugia Centenario e Trasimeno. Nel corso della riunione i vari club hanno illustrato i programmi che ognuno di loro porta avanti durante l’annata lionistica.
Il governatore si è particolarmente complimentato con il presidente del Lions Club Corciano,Gianfranco Cialini, per il lavoro sviluppato da oltre dieci anni e volto alla riscoperta del capitano di ventura Ascanio della Corgna del quale il club porta il nome.
Il lavoro svolto ha portato alla ritrovamento delle spoglie della famiglia della Corgna nella chiesa di S. Francesco al Prato nel 2013, alla identificazione di quelle di Ascanio nel 2019 e degli altri membri della famiglia..
La ricerca storica dispiegata dal club ha condotto al ritrovamento in Austria della armatura e di un ritratto di Ascanio, come pure di un ritratto del celebre cavaliere a Panicale.
Notizia fresca: nel museo “Vittoriosa” della Marina a Malta è ospitato un ritratto del condottiero, con una didascalia dalla quale si evince un aspetto di Ascanio fino ad ora non conosciuto e che cioè oltre essere stato al servizio della Francia (contro gli Ugonotti), della Spagna (nelle Fiandre, il Vietnam dell’epoca), dell’Imperatore Carlo V (gli aveva affidato la supervisione di tutti i castelli del suo impero). della Repubblica di Venezia e del Papato (contro gli Ottomani a Malta ed a Lepanto), aveva allacciato contatti pure con l’Inghilterra della regina Elisabetta I. 
Il governatore Ianni ha dato la formale disponibilità ad essere presente e collaborare come distretto lions alla prossima solenne sepoltura del condottiero, la cui fama, anche come spadaccino ineguagliabile ed imbattuto, travalicava le Alpi e si era diffusa nell’intera Europa. 

 

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