Prestito d'onore. Casciari: Da Regione garanzie a favore accesso a microcredito
Ammonta a 150 mila euro la somma destinata dalla Regione Umbria per l’istituzione di un fondo per agevolare l’accesso al microcredito da parte delle famiglie o di singoli soggetti, anche per contrastare i fenomeni di usura. A darne notizia è la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, precisando che l’agevolazione “attuata con il prestito sociale d’onore, consiste nell’abbattimento totale degli interessi sul finanziamento erogato da Istituti di credito convenzionati con Gepafin s.p.a., da restituirsi in rate periodiche entro un periodo massimo di sessanta mesi a decorrere dal sesto mese dall’erogazione dello stesso”.
“Il prestito sociale accordato è garantito da Gepafin nei limiti delle disponibilità del Fondo istituito grazie ad una convenzione fra Gepafin e la Regione Umbria – ha precisato la vicepresidente - La garanzia e proprio finalizzata a favorire l’accesso al microcredito alle persone e ai nuclei familiari che incontrano difficoltà in questo senso, in particolare in questo periodi in cui le banche sono particolarmente ‘tirate’ sul fronte del credito. Il prestito sociale d’onore, per il quale presto da parte delle Zone sociali sarà pubblicato un avviso pubblico per la formazione della graduatoria per la sua assegnazione, - continua - è concesso a favore di cittadini residenti in Umbria che versano in situazioni di temporanea difficoltà economica, contingenti o legate a momenti di criticità del ciclo di vita familiare e personale, come la nascita o l’adozione di un figlio, spese per il ricongiungimento familiare, situazioni legate al decesso di un familiare, spese relative a processi di scomposizione familiare come separazione, divorzio, trasferimento di un componente del nucleo familiare, spese per traslochi o cambi di alloggio, per l’istruzione dei figli compresa quella universitaria, per la formazione e per l’aggiornamento professionale”.
L’importo massimo concedibile è di 5 mila euro ed è determinato in funzione delle necessità dei richiedenti e della loro capacità di rimborso. Inoltre, allo stesso nucleo familiare potrà essere concesso un nuovo prestito non prima di dodici mesi a partire dal termine della restituzione di quello precedente”.
Questi i requisiti per accedere al piccolo finanziamento: cittadinanza italiana o di uno Stato membro della Unione europea, in mancanza di questo è necessario essere in possesso di carta di soggiorno o regolare permesso di soggiorno, la cui scadenza deve essere successiva alla restituzione del prestito, esercizio di attività di lavoro subordinata o autonoma, residenza anagrafica da almeno un anno in uno dei comuni dell’Umbria, compimento del diciottesimo anno di età, reddito familiare complessivo, come determinato da attestazione ISEE, non superiore a 17 mila euro annui e non inferiore a 5 mila euro annui, calcolato sulla base dell’ultima dichiarazione dei redditi, condizione socio-economica, in atto o realizzabile a breve, tale da consentire una ragionevole e ponderata capacità di rimborso entro i termini stabiliti, non godimento di altre agevolazioni della stessa natura erogate da soggetti pubblici e privati fino alla restituzione dell’ultima rata del prestito sociale d’onore ottenuto, fatte salve le agevolazioni di carattere fiscale, assenza di situazione debitoria che evidenzi l’assoluta incapacità di rimborso del prestito sociale d’onore.
Dal momento in cui verrà pubblicato l’avviso, per ciascun mese di vigenza del bando e non oltre il 31 dicembre 2012, Gepafin predisporrà un’apposita graduatoria mensile su base di zona sociale, nella quale verranno inserite le domande ritenute ammissibili mentre le domande regolarmente inserite nella graduatoria mensile ma non finanziabili a causa dell’esaurimento della quota mensile di ripartizione del Fondo della zona sociale di riferimento, vengono inserite nella graduatoria del mese successivo. Gli uffici delle Zona sociale territorialmente competente effettueranno controlli sulle domande pervenute e la mancata rispondenza tra quanto dichiarato dal richiedente e la reale situazione accertata, determinerà l’applicazioni delle sanzioni previste dalle legge.
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