PERUGIA - C'era grande attesa per la presentazione del nuovo Direttore della S.C. di Chirurgia Generale dell'Ospedale di Perugia, lo testimonia la presenza, assieme al Commissario Straordinario dell'Azienda Ospedaliera Walter Orlandi, della Presidente della Giunta Regionale Catiuscia Marini e dell'Assessore alla Sanità Franco Tomassoni. Al tavolo oltre al nuovo chirurgo, il Dottor Paolo Baccari, proveniente dal S.Raffaele di Milano, anche una altra figura di spicco della sanità regionale, il Direttore Emilio Duca.

Aula gremitissima di primari, medici e personale infermieristico, il nuovo Direttore della Clinica di Chirurgia ha toccato con mano le aspettative della città, delle Istituzioni, dei suoi stessi colleghi, ma la grande esperienza maturata in uno dei centri più importanti del Paese gli ha permesso di restare lucidissimo anche di fronte agli elogi che gli ha rivolto il suo antico maestro, il Prof. Valerio Di Carlo. "Garantisco che la scelta fatta dalla Sanità umbra è di primo livello - ha esordito il Prof. Di Carlo-, il Dottor Baccari ha qualità professionali ed umane di grande spessore, per lui parla il curriculum e i tre decenni in cui ha svolto la sua professione in un grande Ospedale come il S. Raffaele di Milano". La platea si è fatta ancora più attenta quanto il Commissario Straordinario Walter Orlandi ha presentato il nuovo Direttore: "E' stata una scelta complessa, perchè è stata effettuata una selezione scrupolosa. Nel giro di pochissimi mesi l'Ospedale di Perugia si è arricchito della professionalità di medici che hanno svolto la loro attività assistenziale e di ricerca in Centri di Eccellenza, dopo il Dottor Caniglia, nominato Direttore della Oncoematologia Pediatrica, che aveva lavorato al Bambin Gesù, il Dottor Baccari, che viene dal S.Raffaele di Milano. Gli diamo il benvenuto, nella convinzione che rappresenterà un valore aggiunto la contaminazione che la Sanità umbra sta attuando, avvalendosi di professionisti che hanno operato in Centri di eccellenza”.

Ha confermato il nuovo direttore Paolo Baccari "Mi sono spostato da un centro di eccellenza come il San Raffaele di Milano per venire in un altro centro di eccellenza come l'Azienda Ospedaliera di Perugia". Baccari ha poi aggiunto: “Nella mia trentennale esperienza al San Raffaele, Baccari ho eseguito 3.500 interventi, maturando una notevole esperienza nella campo della chirurgia laparoscopica (mini-invasiva), specializzandomi in Francia e Belgio ed ho maturato anche esperienze nella chirurgia robotica. Il mio obiettivo è quello di applicare la tecnologia laparoscopica nella maggior parte degli interventi, perché è verso la minore invasività che va anche lo sviluppo della chirurgia".

“Il Dottor Baccari - ha sottolineato la Presidente Catiuscia Marini - arriva in un'azienda che per qualità e complessità è la più importante dell'Umbria e da subito si troverà anche lui come parte integrante di una sfida in atto per la riforma del sistema sanitario che vogliamo condurre e vincere. Uno dei nostri obiettivi in questo progetto di riordino è infatti quello di utilizzare meglio i professionisti della sanità, che non dovranno più essere legati in maniera stretta al singolo presidio sanitario o alla singola azienda ospedaliera, ma operare in un nuovo sistema fatto di collaborazione e sinergie". Anche secondo Tomassoni "se si vuole vincere questa sfida occorre comunque sempre puntare alla qualità e all'eccellenza, come è stato fatto in questo caso anche con la scelta del Dottor Baccari. La direzione in cui stiamo andando, con l'atto di riforma del servizio sanitario regionale che è stato preadottato, è quella di costruire servizi appropriati, in quantità e qualità, pur avendo meno risorse a disposizione". La nomina di Baccari è stata salutata con soddisfazione anche dal Professor Abbritti dell'Università di Perugia che, portando i saluti del rettore della facoltà di Medicina e Chirurgia, Francesco Bistoni, ha voluto anche sottolineare che "verso un'ottica di maggiore sinergia tra attività di ricerca, didattica e assistenza, dovrà andare la nuova convenzione tra Università e Azienda Ospedaliera".

 

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