Dall’incontro tra i sindaci del centro sinistra progressista e i segretari di circolo del PD dell’area vasta è emerso che la VUS, società ad esclusiva partecipazione pubblica operante in Umbria nel sub-ambito 3, è in grande difficoltà. In particolar modo le segnalazioni riguardano la gestione dell’igiene urbana nei 22 comuni in cui opera l’azienda. L’area progressista di centrosinistra si pone sempre a difesa di questa realtà pubblica considerandola come un bene del territorio e della comunità, ma questo non esime dall’evidenza di una grande sofferenza dei soci sugli aumenti che si aggireranno mediamente per questo anno di circa l’8,6%. 

Una percentuale troppo alta considerando inoltre che, dalla stessa azienda, non vengono chiariti i parametri di intervento e miglioramento dei servizi tali da giustificare gli aumenti dichiarati.

Non è sufficiente giustificare questa manovra attraverso le indicazioni ARERA e l’approvazione AURI caratterizzata dai voti favorevoli dei comuni di centrodestra e di disapprovazione da parte di quelli di centrosinistra 

Il 18 maggio si è tenuta un’assemblea dei sindaci AURI ,all’ordine del giorno anche la deliberazione dei Piani Economici Finanziari TARI per le annualità 2022- 2025; in riferimento sub ambito 3 il piano è stato approvato, con 4  voti contrari, i comuni di Bevagna, Cascia, Spello e Trevi e il comune di Spoleto che si è astenuto. 

 I cittadini e le amministrazioni dei comuni soci meritano spiegazioni utili per comprendere gli aumenti sopracitati, richiedendo un vero cambio di programmazione del lavoro e delle strategie aziendali. Non è accettabile che il piano industriale sia segretato da mesi per poi essere presentato quando ci si appresta alla scadenza del mandato dirigenziale e inviato ai sindaci il 24 maggio per un’eventuale approvazione il 1 giugno. 

Una gestione targata centrodestra che in 3 anni non ha portato alcun miglioramento, non cogliendo la necessità e le possibilità di un confronto aperto con i soci ed i cittadini, anzi viene segnalato un peggioramento vistoso nella qualità della raccolta dei rifiuti domestici. L’attuale dirigenza VUS si è rinchiusa nelle stanze del suo palazzo senza partecipare i progetti e le definizioni di un piano industriale che deve essere obbligatoriamente espressione delle strategie condivise con i territori. Un direttivo che ha condannato competenze e visione ad un ruolo secondario

 

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