PERUGIA - Dopo la tanta acqua di novembre con il ritardo delle semine e alcuni danni agli ortaggi, un inverno simile alla primavera con temperature oltre la media e scarse precipitazioni: la Coldiretti Umbria dà voce alla preoccupazione degli agricoltori sempre di più alle prese con cambiamenti climatici che incidono negativamente sulle attività in campagna.

Il clima pazzo - afferma Coldiretti - non aiuta la programmazione colturale, con effetti che rischiano sempre di più di compromettere in poco tempo gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l'aumento dei costi.
Anche dagli ultimi dati dell'Osservatorio Anbi – sottolinea Coldiretti - si evidenziano le difficoltà e le anomalie per l'Umbria, con il 75% di pioggia in meno rispetto allo scorso anno caduta nel mese di gennaio.

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