Premio letterario LiberEtà, secondo classificato il ternano Della Croce
Lo scrittore e conduttore televisivo ternano Gian Filippo Della Croce si è classificato secondo, con la sua opera inedita “Il cannone sepolto”, al premio letterario nazionale “LiberEtà”, promosso dalla rivista e dallo Spi Cgil. La cerimonia di premiazione della ventitreesima edizione si è tenuta a Roma ed è stata presentata dall’attore e conduttore Neri Marcorè e dalla scrittrice Daniela Baldassarra.
Il romanzo è ambientato nella Terni del 1939 e celebra le vicende legate alla costruzione di un gigantesco cannone che Benito Mussolini intende far realizzare alle acciaierie ternane per competere con il cannone “Grande Gustav” di Adolf Hitler costruito dalle acciaierie Krupp.
“Il libro è un progetto dove storia, memoria e letteratura si incontrano – dichiara in una nota stampa Gian Filippo Della Croce – dando vita ad un insieme di episodi che hanno al centro il braccio di ferro tra gli operai, ostili al regime, e il fascismo. Una dura e sorda lotta combattuta all’interno dell’acciaieria più prestigiosa del mondo, che avrà comportamenti ed esiti inaspettati. Intorno alla trama si dipanano storie che rendono un’immagine della situazione dell’epoca, vista anche attraverso sguardi e giudizi diversi che affiorano tra i numerosi personaggi del romanzo”.
Un’opera corale dunque che è anche un riconoscimento alle maestranze delle acciaierie di Terni e all’immagine della città in un periodo particolare della sua vicenda storica ed industriale.
“Il cannone sepolto” sarà edito dalla casa editrice umbra Bertoni e vedrà la luce a marzo del 2022, per essere presente nelle librerie e negli happening letterari locali e nazionali.
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