PERUGIA - Lo scorso 14 ottobre, il Comune di Perugia ha ufficialmente presentato la sua candidatura al Premio “Capitale verde Europea 2022” inviando alla Commissione Europea il format di candidatura redatto secondo le modalità indicate dalla stessa Commissione. Questa mattina, nell’ambito di un’apposita conferenza stampa a palazzo dei Priori è stato presentato il dossier, alla presenza dell’assessore all’ambiente Otello Numerini, del dirigente dell’Area Risorse ambientali, Smart city e Innovazione Vincenzo Piro, accompagnato dai tecnici Gabriella Agnusdei e Guendalina Antonini. Erano presenti all’incontro anche l’ex vice Sindaco Urbano Barelli, il Presidente di Gesenu Wladimiro De Nunzio e rappresentanti di Umbria Acque, Università e Arpa.

“Il dossier di candidatura siamo certi che aiuterà la nostra città in questo percorso virtuoso per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini –ha detto Numerini in apertura di conferenza- un percorso virtuoso che non comincia adesso, ma che anzi tiene conto degli importanti risultati raggiunti finora e dei programmi futuri.”

L’assessore ha, quindi, ricordato che nella classifica sull’ecosistema urbano Perugia risulta essere nona su 104 città, per il patrimonio arboreo, e 15esima per la superficie verde procapite. Buona anche la qualità attestata dell’acqua e dell’aria, così come progressi importanti sono stati fatti sulla percentuale della raccolta differenziata, che a Perugia si attesta al 71%, rispetto ad una media regionale di circa il 65%. Altri risultati importanti hanno, infine, riguardato l’efficientamento energetico, la mobilità alternativa con le nuove piste ciclopedonali e la redazione del PUMS.

“Puntiamo ad utilizzare l’occasione della candidatura –ha aggiunto il dirigente Piro- come momento di riflessione e azione verso la sostenibilità ambientale a tutti i livelli e con il contributo di tutti, per raggiungere standard ambientali sempre più elevati, come dimostra anche il fatto che la tematica è entrata a far parte delle linee programmatiche di mandato dell’amministrazione comunale.”

Il Premio Capitale verde d’Europa, infatti, viene assegnato, ogni anno dal 2008, dalla Commissione Europea ad una città con più di 100mila abitanti, che abbia migliorato il proprio ambiente urbano, dimostrando di aver raggiunto standard ambientali di elevata qualità e di essere impegnata a conseguire obiettivi ambiziosi di ulteriore miglioramento ambientale e sviluppo sostenibile.

La Capitale verde europea funge inoltre da modello per ispirare e promuovere le migliori pratiche in altre città europee. Scopo del Premio è riconoscere e gratificare gli sforzi profusi a livello locale per migliorare l’ambiente, l’economia sostenibile e la qualità della vita nei centri urbani premiando la città considerata all’avanguardia in termini di ambiente urbano ecocompatibile, e dunque capace di ispirare altri centri.

La procedura prevede che dopo una prima fase di preselezione, tesa ad accertare il rispetto dei requisiti formali, che si concluderà tra la fine del 2019 e gennaio 2020, la fase di prima valutazione sarà affidata ad un panel di 12 esperti esterni e indipendenti, che per ogni candidatura che abbia superato la preselezione formuleranno un parere tecnico. Al termine di questa valutazione (primavera 2020) verrà compilata una short list dei candidati selezionati, che verrà trasmessa alla giuria, accompagnata da un report tecnico.

Nella seconda fase della valutazione i membri della short list saranno invitati a presentare una strategia di comunicazione, sostenuta da piani d’azione, che descriva come intendano realizzare le attività in caso di vittoria.

Gli uffici sono, quindi, entrati nel dettaglio del dossier, spiegando che, negli anni Perugia è stata capace di attivare diverse strategie di sviluppo sostenibile, promuovendo forme di cittadinanza attiva, quali, per esempio, il nuovo Piano Regolatore Generale, il processo Agenda 21 Locale, l’adesione al Patto dei Sindaci, il Piano Energetico Ambientale, il Piano d’Azione Ambientale e il Piano di Gestione Ambientale, la Mappatura acustica strategica e il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, tutti punti che sono entrati a far parte del dossier.

Le città candidate al titolo di Capitale verde vengono valutate sulla base di 12 indicatori (Cambiamento climatico: mitigazione/adattamento, Mobilità urbana sostenibile, Uso sostenibile della terra, Natura e biodiversità, Qualità dell’aria, Rumore, Rifiuti, Acqua, Sviluppo verde ed eco-innovazione, Rendimento energetico e Governance), e per ciascuno di essi sono stati illustrati la situazione attuale, le misure attuate nel corso degli ultimi 5-10 anni, gli obiettivi a breve e lungo termine e l’approccio proposto per raggiungerli, con la relativa documentazione.

Anche l’ex vice sindaco Barelli, che aveva dato l’input alla candidatura nel corso del precedente mandato, ha tenuto a sottolineare come il tema dell’ambiente, ormai, sia centrale nella nostra società, da un punto di vista sociale, economico e di sviluppo. “Ci auguriamo –ha detto- che fare di Perugia la capitale verde d’Europa diventi l’obiettivo non solo dell’amministrazione ma di tutta la cittadinanza, con uno spirito di condivisione e partecipazione.”

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