In merito al problema, ancora drammaticamente irrisolto, dell’evacuazione da Vascigliano di Stroncone dei resti dell’incendio alla Ecorecuperi del luglio 2009, il Partito della Rifondazione Comunista di Terni pone all’attenzione dell’opinione pubblica le seguenti considerazioni.
La prima cosa da tenere presente è che i resti di quel rogo sono stati classificati dall’ Arpa ternana come rifiuto pericoloso e la stessa Agenzia ha raccomandato di prestare la massima attenzione nello smaltimento. Per questo motivo, ne fu bloccato il trasporto nella discarica di Colognola a Gubbio, già nel Novembre del 2009.
Il gruppo interistituzionale, costituitosi per seguire la vicenda, ha finora avanzato una sola proposta: trasferire tutto quel materiale (circa settemila tonnellate) nella vicina discarica ternana di Vocabolo Valle di proprietà della TK-AST: una scorciatoia facile ed economica, vista anche la disponibilità dell’azienda tedesca.
Ma il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio, su esplicita richiesta delle istituzioni locali, non concede il proprio benestare all’operazione ed anzi risponde, nel mese di Aprile 2010, che l’area individuata ricade nel sito da bonificare di interesse nazionale di Terni-Papigno , ricorda i ritardi accumulati dalla TKAST nel completamento delle attività di risanamento ambientale ed i ritrovamenti di acqua contaminata da cromo esavalente, durante gli scavi Anas della superstrada Terni Rieti.
La Direzione del Ministero afferma inoltre che persistono dubbi sulla adeguatezza strutturale ed ambientale dei vari corpi discarica che compongono il complesso di Vocabolo Valle, concludendo che il prospettato conferimento di rifiuti, asseritamente pericolosi, all’interno della discarica TKAST deve essere valutato con estrema cautela, tenendo in debito conto il principio di precauzione ai fini sanitari ed ambientali.
Per tutte queste ragioni, e le altre che Rifondazione Comunista aveva già avanzato in merito, nell’Aprile del 2010, con una interrogazione al Presidente della Provincia ed al Sindaco di Terni, Il PRC ternano giudica sbagliata l’ipotesi, riportata dalla stampa locale in queste ultime settimane, di un trasferimento “provvisorio” dei resti del rogo nella discarica di Pentima.
Questo “escamotage” intorno al quale si stà lavorando, poggerebbe sulle sole autorizzazioni delle istituzioni locali, in attesa di una futura autorizzazione ministeriale (altamente improbabile, vista la risposta precedente), sollecitata con una nuova formale richiesta.
Ricordiamo che sulla gestione della discarica di Vocabolo Valle già grava una inchiesta della Procura di Terni con la richiesta di rinvio a giudizio per diversi responsabili, contro i quali vengono ipotizzati gravi reati ambientali, dal disastro colposo all’abuso di ufficio.
Il PRC di Terni chiede al gruppo interistituzionale che si occupa della vicenda, se è stata tentata la strada di cercare, a livello nazionale, una impresa specializzata che verifichi quanto affermato, a più riprese, dagli stessi lavoratori della Ecorecuperi che quasi la metà di quelle settemila tonnellate di “fluff” è recuperabile. Se fosse vera ed accertata questa ipotesi si potrebbe, con le dovute tutele e garanzie, tentare la strada della separazione, in modo da ridurre la quantità di materiale da portare in una discarica autorizzata.
Rifondazione Comunista è del parere che vanno tentate tutte le strade possibili per cercare di dare una risposta alle legittime richieste della popolazione interessata da questa drammatica vicenda e che non servono discutibili “scorciatoie”. Di errori ne sono stati fatti già molti, a partire dalla colpevole sottovalutazione della gravità di quell’incendio, operata strumentalmente da chi era incaricato alla gestione e che è la vera causa dei ritardi di oggi. Non ne servono altri.

Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Terni

 

Condividi