ORVIETO - Per non dimenticare, mai, il sacrificio non inutile di Angelo Costanzi, un uomo per bene come tanti, un patriota nato ad Orvieto, che aveva come unica “colpa” quella di essere un antifascista, l’ANPI di Orvieto ha deciso di porre una piccola “PIETRA DI INCIAMPO” come ce ne sono oltre 25 mila in tutta Europa, un “sanpietrino” speciale, davanti alla sua casa. 

 

Giovedì 28 Marzo, alle ore 11,00

SIETE TUTTI INVITATI alla scopertura della pietra di inciampo in via dei Magoni 20  alle ore 11,00. Dopo la cerimonia presso il MUSEO GRECO in Piazza Duomo si terrà una celebrazione in memoria.
La manifestazione avviene in collaborazione con l’Opera del Duomo di Orvieto, per la quale Angelo Costanzi operò in qualità di mosaicista

 

Partecipano:

Chiara Costanzi,  nipote di Angelo Costanzi con la mamma,
il Sindaco di Orvieto, Antonio Concina
il Presidente dell’Opera del Duomo, Francesco Venturi
la Signora……
rappresentanti dell’ANED- Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti
Pier Giorgio Oliveti e Valentino Filippetti, in rappresentanza dell’ANPI di Orvieto
 

Chi era Angelo Costanzi
Angelo Costanzi, classe 1908, mosaicista. Arrestato il 2 dicembre 1942 e denunciato al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato: “con il gruppo comunista intellettuali ed operai cercava di fare proseliti presso le officine Breda in collegamento con Scintilla ed elementi di Italia Libera. Liberato dopo il 25 luglio 1943. Costituente e componente del gruppo autonomo “Scintilla” che all’indomani della battaglia di Porta San Paolo(10 settembre), diede vita al Movimento Comunista d’Italia “Bandiera Rossa”.
Il freddo 13 gennaio del 1944 passò per l’ultima volta in treno davanti alla sua città natale, alla volta di Mauthausen. Morì dopo tre mesi.
COSTANZI ANGELO,  nato a Orvieto (Terni) il 9.1.1908.
Figlio di fu Ulisse e fu Montanarucci Giuliana, domiciliato ad Orvieto, mosaicista, celibe.
Arrestato il 20.12.1943 da agenti P.S. Porta Pia entrato Regina Coeli il 22.12.1943,
matr.n.13363, per disposizione Questura Ufficio Politico. Il 4.1.1944 “richiesto questura”
Deportato e immatricolato a Mauthausen il 13.1.1944 con il n.42060. Deceduto a Ebensee il 28.4.1944."

 

Le Pietre d'inciampo (ted. Stolpersteine)
Sono una iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig in memoria di cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. L'iniziativa è partita nel 1995 a Colonia. Materialmente, la memoria consiste in una piccola targa d'ottone della dimensione di un sampietrino (10 x 10 cm.), posta davanti alla porta della casa in cui abitò il deportato, sulla quale sono incisi il suo nome, l'anno di nascita, la data e il luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta, per ricordare chi si voleva ridurre soltanto a un numero. Un inciampo non fisico, dunque, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passa vicino.

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