di Elio Clero Bertoldi

PERUGIA - Questo "Ritratto di donna in rosso” è un dipinto attribuito a Jacopo Carucci, il Pontormo (1494-1566), artista fiorentino, esponente del manierismo post-michelangiolesco. L’opera risale al 1532-33 ed é ospitata nella Galleria di Francoforte sul Meno. 

Artista colto e tormentato, rimasto orfano in tenera età (era figlio di un pittore), piaceva anche a Michelangelo, con il quale ha anche collaborato ed a Leonardo Da Vinci. Fin dal primo affacciarsi nel mondo dei pennelli era considerato (e non solo dal Vasari) un “fanciullo prodigio”.
La dama, colta in atteggiamento molto serio, non ha un nome, ma emerge come particolarmente pia e religiosa (lo dice la presenza del rosario nella mano destra) e con una forte passione per il cagnolino con il quale gioca (tra le dita della mano sinistra tiene una pallina, pronta per essere lanciata).
Tra gli allievi dell’artista fiorentino il Bronzino, cui una minoranza di critici, attribuisce questa opera.

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