PERUGIA – Per il consigliere Carmine Camicia, candidato a sindaco di Perugia alle prossime elezioni amministrative, il disastro ambientale di Ponte San Giovanni, forse, con un'attenzione maggiore, poteva essere evitato. “Bastava – dice - essere più attenti e controllare maggiormente il territorio attraverso la Polizia Urbana e i servizi comunali preposti, le aziende ad alto rischio d'inquinamento ambientale. Questo è l'ennesimo fallimento dell'assessorato all'ambiente e del Sindaco, che hanno lasciato completamente la città in un totale caos e disordine”.

“Il sottoscritto – prosegue Camicia - aveva già ricevuto parecchi segnali dai residenti e non solo, che invocavano maggiori controlli su quell'azienda. Addirittura, in tempi non sospetti, mi arrivarono anche delle foto che raffiguravano una situazione che meritava attenzione e controllo. Purtroppo, dopo aver segnalato i problemi a Ponte Rio, dove i carabinieri sequestrarono una parte dell'impianto Gesenu, da parte dell'amministrazione non vi fu nessun tipo d'intervento e quando chiesi di effettuare un sopralluogo dentro l'impianto, la Direzione della Gesenu, il cui Presidente è di nomina del Sindaco, cercò di ostacolare la mia richiesta con diversi divieti e condizioni, con il probabile intento di scoraggiarmi da quella iniziativa”.

“A Ponte Pattoli – ancora Camicia -, quando denunciavo una discarica abusiva, l'Amministrazione palesemente dimostrava di essere solo infastidita. Pertanto, si auspica che le autorità competenti riescano a fare chiarezza sul disastro ambientale e soprattutto verifichino se gli uffici comunali abbiano attuato tutti i controlli, al fine di evitare un disastro del genere. Il sottoscritto esprime la propria solidarietà ai residenti e alle attività economiche territoriale, ritenendo, molto superficiale l'operato della Giunta Romizi e del suo assessore”.

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