A Ponte San Giovanni - Consumatori informati per difendere i boschi e l’ambiente
PONTE SAN GIOVANNI - L’appuntamento è per Venerdì 2 Settembre alle 17 presso il CVA di Ponte San Giovanni: l’occasione è unica per approfondire i temi della gestione forestale, dei tagli illegali, della deforestazione. Ma non per grandi iperboli o utopie: Antonio Brunori, segretario generale del PEFC Italia (PEFC è una Organizzazione Non Governativa che gestisce il sistema di certificazione forestale più diffuso al mondo) parlerà al pubblico presente, ai “consumatori” dando spunti alla portata di tutti e offrendo riflessioni su come scegliere ogni giorno prodotti in carta e legno provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile.
L’incontro, "DALLA DEFORESTAZIONE ALLA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE FORESTE - COME ESSERE PROTAGONISTI DA CONSUMATORI RESPONSABILI", organizzato dall’associazione Ponte Solidale, si terrà nell’ambito della Settimana Ponteggiana, presso la sede dell’UniTre del CVA di Piazza Bellini a Ponte San Giovanni (Perugia), inserito nel progetto "Verso un quartiere sostenibile".
L’attualità dell’incontro nasce dalla conoscenza, secondo una relazione del Parlamento Europeo, che nel 2010 almeno il 20% del legname e dei prodotti del legno commercializzati in Europa provengano da fonti illegali (cioè da deforestazione in SudAmerica, Africa, Russia e Asia). Il taglio illegale di legname è un problema di portata internazionale: è la principale causa di deforestazione e dei cambiamenti climatici (il 25% delle emissioni di gas serra è dovuto alla degradazione delle foreste e alla deforestazione), rappresenta spesso una forma di crimine organizzato, spesso collegata ad altre attività criminali che implicano corruzione, violenza e riciclaggio di denaro. Spesso i profitti di queste attività servono a finanziare guerre civili e acquisto d’armi, soprattutto in Africa. A titolo di riflessione sul ruolo che ricopre la nostra società in questo contesto, si evidenzia che dal 2009 l’Italia è il principale importatore di legname d’Europa e il quarto al mondo.
La certificazione forestale è uno dei principali strumenti in mano ai consumatori per avere la garanzia che i prodotti in carta e legno abbiano una origine legale e sostenibile, favorendo così l’acquisto di prodotti che promuovono la gestione corretta dell’ambiente e riducendo lo spazio per la commercializzazione di prodotti che hanno origini ignote o addirittura che causano la distruzione di ambienti naturali e danneggino popolazioni lontane da noi.
Durante l’incontro saranno anche spiegate le semplici regole su come essere protagonisti da consumatori responsabili, e saranno presentati alcuni esempi di prodotti con la certificazione forestale. A fine intervento, seguirà spazio per domande e chiarimenti e ... una interessantissima degustazione di birra aromatizzata ai sapori di boschi certificati PEFC del Friuli Venezia Giulia. Questa birra ha vinto il 1° premio come Birra dell’anno 2010 nella Categoria “Birre luppolate, di ispirazione angloamericana”.
Il progetto “Verso un quartiere sostenibile”, realizzato con il sostegno e in collaborazione con il Cesvol, è un percorso di un anno con varie associazioni e con iniziative come il mercato mensile con “Terra fuori mercato” e incontri di sensibilizzazione pubblica sui temi del consumo responsabile (come l’incontro con il PEFC Italia).
Giovedì
01/09/11
21:31
La manovra ha azzerato i, pochi, 200 milioni destinati alla difesa del suolo. Questo significa che non ci saranno piu' soldi nemmeno per la coltivazione delle foreste, anche ai fini preventivi del dissesto franoso e degli incendi. Si perderanno migliaia di posti di lavoro. Soprattutto in quelle realta' dove da almeno trenta anni era nata la vera 'economia verde', e i forestali non sono sono stati assorbiti dal pubblico. Cosi' facendo aumenteranno anche i danni ambientali e economici, ma di questi temi si parla poco, c'e' poca cultura e sensibilita': Le ultime stime dei danni alluvionali 2010, l'intero stanziamento nazionale è stato bruciato quasi totalmente, spesso, nel computo di una sola regione. Bisogna far emergere una lotta determinata, contro una misura che andra' a intaccare l'economia sostenibile e il lavoro, a esempio, proprio i territori travolti dalla crisi Merloni. Nelle Marche sono tre anni, a esempio, che stenta a decollare il progetto Appennino (in teoria finanziato dalla Regione) che prevede la riconversione dei lavoratori espulsi dalla crisi industriale, nella economia verde.