La presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti replica alla nota del consigliere provinciale Dominici in cui lo stesso sostiene che gli sarebbe stato “negato” l’accesso agli atti in merito a documenti inerenti la concessione dell’Isola Polvese. 

“Nulla di più falso, una ricostruzione dei fatti non corretta e strumentale, basta rivedere la seduta del consiglio provinciale dell’8 novembre scorso quando punto per punto dettagliatamente si è risposto ai quesiti del consigliere della Lega”. 

“In tale sede pubblica - ha affermato la Presidente - ho spiegato che abbiamo affidato a uno studio legale l’incarico di valutare sia la situazione pregressa, e quindi i termini di definizione del rapporto in essere, che i termini della nuova procedura di gara, in quanto la vicenda era particolarmente lunga e complessa, ed aveva interessato diversi uffici della Provincia. Pertanto l’affidamento esterno, ovviamente con onorario determinato sulla base delle tariffe professionali, è apparsa la scelta obbligata per garantire necessaria terzietà”. 

“Relativamente alla richiesta dei pareri espressi dall’avvocato - continua la presidente - gli stessi non sono stati trasmessi al Consigliere in quanto riservati ai sensi dell'art. 15 del Regolamento dell'Avvocatura, approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2/2018, e quindi, in virtù della loro natura pre contenziosa, sottratti dal diritto di accesso. Tuttavia, per cortesia istituzionale, gli stessi pareri sono stati immediatamente messi a disposizione del Consigliere che ne ha potuto prendere visione presso il Servizio Pianificazione Territoriale, Ambiente e Patrimonio, e successivamente inviati allo stesso, permanendo il divieto di divulgarli”. 

Rispetto a quanto riportato nell’articolo e alle osservazioni virgolettate di Dominici, “mi preme rispondere che, nell’autorizzare i lavori presso l’Isola Polvese, è stato ammesso legittimamente lo scomputo delle spese sostenute dal concessionario esclusivamente fino all’ammontare complessivo del canone di concessione, come previsto dall’art. 4 del capitolato speciale della procedura di gara e dall’art. 5 del contratto. La Provincia, pertanto, non deve ristorare eventuali spese sostenute dalla gestione eccedenti il canone, in quanto si tratta di somme non dovute”. 

“Quanto alle presunte “decisioni esecutive” cui fa riferimento Dominici, la richiamata delibera approvata dal mio predecessore è un mero atto di indirizzo politico dell’Ente, e come tale non esplica una propria efficacia sul piano gestionale.

Vale la pena sottolineare, peraltro, come nel frattempo sia intervenuto un nuovo atto deliberativo, da me firmato (Del. n. 165 del 18.10.2022) che ha sostituito in toto quanto previsto nel precedente, a seguito del quale è stato predisposto il Bando di gara pubblicato proprio in questi giorni”. 

Infine la presidente ribadisce che, “per tutto ciò che riguarda l’Anac, la stessa autorità, come da normativa, viene puntualmente informata dalla Provincia di questa procedura di gara come di tutti gli atti della quale la stessa deve essere edotta”.

“Appare incredibile - conclude la presidente - come l’opposizione invece di apprezzare la prudenza e lungimiranza con cui si è agito, evitando un notevole esborso alla Provincia, alimenta sterili polemiche perdendo di vista l’interesse generale che deve essere alla base dell’azione della Pubblica Amministrazione”

 

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