MAGIONE - Considerato l’interesse destato, è stata prorogata  a domenica 30 settembre la chiusura di “Tarsminas” (da come gli Etruschi chiamavano il Trasimeno), mostra sulla vita quotidiana nella zona lacustre in età etrusca (tra la fine del VIII secolo a.C. all’inizio del I secolo a.C.). Allestita a Magione nella storica Torre del Lambardi (fu edificata dai Cavalieri Gerosolimitani tra il XII e il XIII sec.), è stata progettata e curata dall’archeologo Alessio Renzetti e realizzata in collaborazione da Comune di Magione, Museo archeologico nazionale dell’Umbria, Polo museale dell’Umbria. Viene proposto un percorso espositivo unitario attraverso reperti attinenti alla sfera del sacro (santuari e necropoli) e riguardanti un periodo che va  dalle fasi più antiche della storia del lago (gli abitati protostorici di San Feliciano e San Savino di Magione) agli insediamenti successivi alla fase etrusca, con riferimenti all’età romana. Sono esposti, tra l’altro, una sessantina di pezzi (diversi per la prima volta) del Museo archeologico nazionale dell’Umbria esposti. Tra questi, urne cinerarie, statuette, asce, bronzetti, contenitori per unguenti, frammenti di statue, stili, punte di frecce, monete, provenienti da ritrovamenti a Caligiana di Magione, Colle Arsiccio di Magione, Gioiella di Castiglione del Lago, La Lucciola di Panicarola,  Pasticcetto di Magione, Pischiello di Passignano sul Trasimeno, Porto di Castiglione del Lago, San Feliciano. Una valida occasione per visitare anche realtà museali di nuova costituzione come il Museo di Annibale al Trasimeno (Tuoro sul Trasimeno), l’Antiquarium di Castiglione del Lago e quello di Corciano che trattano specifiche tematiche territoriali.

 

 

 

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