TERNI - ''E' una scommessa molto importante perche' se ce la faremo riusciremo a mettere in piedi una filiera produttiva nel nostro paese che consente di continuare la produzione delle plastiche e nello stesso tempo ridurre in maniera significativa l'impatto negativo dal punto di vista ambientale'': cosi' il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, sulla possibilita' di creare a Terni un distretto tecnologico nazionale incentrato su ambiente e sostenibilita'.

Parlando con i giornalisti a margine del convegno ''Chimica verde ed energie rinnovabili. Quale futuro?'', nel museo diocesano ternano, Clini ha spiegato che ''non si tratta di un'operazione virtuosa solo dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista economico, perche' sostanzialmente facciamo partire una tecnologia che diventera' molto competitiva a livello internazionale. Ovunque c'e' il problema di gestione del ciclo della plastica''.

Secondo il ministro ''l'obiettivo di non rinunciare ai vantaggi della plastica ma nello stesso tempo di eliminare gli effetti ambientali e' italiano ed europeo. Questa come altre iniziative pero' - ha concluso Clini - ha bisogno di regole e investimenti. Bisogna lavorarci, non e' automatico''.

Al convegno - promosso da Universita' di Perugia, diocesi di Terni, Comuni di Terni e Narni, Provincia di Terni e Regione - hanno partecipato varie realta' imprenditoriali, come la Novamont, interessate a investire principalmente sulla produzione di bioplastica all'interno del polo chimico di Terni.

''E' giunto il tempo di passare dalle parole ai fatti per l'avvio della realizzazione del Distretto tecnologico di Terni'': ha detto a sua volta la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo anch’essa al convegno di Terni a 50 anni dal Nobel per la chimica conferito a Giulio Natta.

''Ovviamente - ha sostenuto la Marini - per questo e' necessario che le azioni che come Regione e territorio possiamo mettere in campo siano coerenti con le azioni che il Governo deve assicurare. Insomma, bisogna trasferire le strategie che il Governo intende realizzare in iniziative mirate sul territorio. Guardiamo con fiducia, comunque, al futuro, pero' deve essere chiaro che i tempi non sono secondari, non possono considerarsi una variabile indipendente''.

Parlando di chimica e green economy, la presidente ha sottolineato come ''l'economia verde non e' un'alternativa alla chimica per come l'abbiamo conosciuta, ma l'unico futuro possibile''. ''Anche - ha aggiunto - nell'industria di base. E dobbiamo essere altrettanto chiari sul fatto che la realizzazione a Terni del Distretto tecnologico incentrato sul polo della chimica verde rappresenta una frontiera non solo per l'Umbria, ma per la politica industriale di tutto il Paese''.

''Accogliamo favorevolmente - ha rilevato ancora la Marini - la scelta del Governo di finanziare uno strumento che vada ad incrociare il potenziale e il fabbisogno delle risorse per la ricerca dei Distretti tecnologici del centro nord. Il bando, atteso entro la meta' di aprile, potra' rappresentare una rilevante opportunita' anche per il sostegno a quelle attivita' di ricerca essenziali per il futuro della chimica e dei temi dell'energia per il rilancio del Polo chimico di Terni. Dobbiamo mettere in campo, da subito, ogni possibile strumento che ci consenta di rafforzare l'integrazione tra ricerca, imprese innovative e potenziali applicazioni anche su altri settori. In questo percorso, l'Universita' con i suoi centri di eccellenza deve indirizzarsi in maniera piu' decisa di quanto gia' non faccia verso la produzione di competenze utili allo sviluppo delle specializzazioni produttive localizzate nel nostro territorio''.

La presidente ha quindi aggiunto che il percorso che si propone per la realizzazione di questo ambizioso progetto vede il ruolo di coordinamento della Regione, in accordo con il Ministero dell'industria e dello sviluppo economico. ''Dobbiamo puntare ad un nuovo accordo - ha sottolineato la Marini - che veda la responsabilita' del Governo e delle istituzioni nazionali e locali su una scelta di fondo per il futuro dell'industria e dello sviluppo nell'area, per porre le condizioni affinche' si sviluppino e si consolidino a Terni leadership tecnologiche e produttive sui temi dei materiali e delle tecnologie innovative, della chimica verde e delle energie rinnovabili. Questo dovra' essere - ha concluso la presidente umbra - il profilo del Distretto tecnologico che immaginiamo qui a Terni''.
 

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