Politiche industriali - Botta e risposta tra Nevi (Pdl) e l'assessore Rossi
PERUGIA - "Se la Giunta Regionale non decide, come stanno facendo molte Regioni italiane, di cambiare impostazione e di liberare finalmente risorse da mettere a disposizione dello sviluppo, il Piano triennale delle politiche industriali discusso ieri in Seconda commissione rischia di essere un libro dei sogni".
Lo afferma il capogruppo regionale del Pdl in Umbria, Raffaele Nevi, invitando l'Esecutivo di Palazzo Donini a "smobilitare il 'Moloch' della spesa pubblica improduttiva e puntare alla costruzione di un patto strategico per lo sviluppo che metta insieme il sistema istituzionale con camere di commercio e fondazioni bancarie".
Secondo l'esponente del Pdl il Piano "tenta invece, per l'ennesima volta, di scaricare sul Governo nazionale tutte le colpe ed evitare di affrontare il tema vero che e' proprio quello di ripensare totalmente il modo di spendere soldi pubblici puntando decisamente allo sviluppo e alla competitivita'".
"In questo documento - continua Nevi - c'e' poi la folle scelta di far diventare Sviluppumbria un ente che si occupa di tutto e di piu' con prevedibili ulteriori irrigidimenti e aumento di costi e burocrazia. Occorre, al contrario, snellire, sburocratizzare, avendo anche il coraggio di aprirsi al privato ed esternalizzare alcuni servizi (ad esempio quello del marketing territoriale) mettendo la materia in mano a professionisti specializzati con risultati verificabili sul modello di quanto stanno facendo altre Regioni, da ultima, la Toscana".
Raffaele Nevi annuncia, infine, che "se questa impostazione non cambiera' ci opporremo con forza a questo documento che nasconde, neanche tanto bene, quella antica visione, tipica della cultura ex comunista, di un sistema pubblico che fa tutto, che e' superata dalla storia, e che rischia di non far cogliere all'Umbria quei timidi segnali di ripresa che pure ci sono".
Ma dall'assessore regionale allo sviluppo economico giunge la risposta immediata: "Nevi - spiega Rossi - imputa alla Giunta Regionale, che a un anno dall'insediamento ha peraltro elaborato un piano organico di interventi a sostegno della crescita e dell'occupazione per il prossimo triennio, di non liberare abbastanza risorse per la crescita e lo sviluppo anche dimensionale delle imprese umbre. Ma questa affermazione non tiene conto, forse volutamente, che gia' con il collegato alla finanziaria 2011 la Giunta ha previsto misure a favore delle imprese che assumono a tempo indeterminato, con la riduzione dell'Irap, che investono, attraverso un fondo per il Microcredito, e per le nuove imprese, in particolare costituite da giovani fino a 35 anni. A queste misure gia' attivate aggiungiamo che nel 2011 abbiamo raddoppiato le risorse destinate all'artigianato rispetto a quelle erogate nel 2010".
"Con l'approvazione definitiva del Piano triennale delle politiche industriali -prosegue l'assessore- verranno poi liberati ben 100 milioni di euro destinati alle imprese umbre, risorse ben maggiori di quelle che il Governo Berlusconi in carica piu' o meno da quindici anni ha mai destinato all'Umbria, vale a dire zero". "Per questo - conclude Rossi - il consigliere Nevi farebbe bene a valutare con piu' rispetto l'ottimo lavoro svolto dai Consiglieri di maggioranza anche in Commissione".
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