PERUGIA - Quanto mai inopportune e sterili sono le critiche sollevate da alcuni consiglieri comunali del Popolo della Liberta' sull'organizzazione del primo Pride Village a Perugia. I consiglieri, evidentemente prevenuti e male informati, hanno subito bollato l'evento come una "carnevalata" prima ancora che l'evento abbia inizio. Non e' proprio questa la definizione di pregiudizio?

"La giornata prevede iniziative di oltre 15 associazioni del territorio perugino, dibattiti con personalita' del Ministero delle Pari Opportunita' e esponenti politici, proiezione di film e musica dal vivo. Cosa abbia questo programma di "carnevalata" dobbiamo ancora capirlo." ribatte Emidio Albertini, presidente di Arcigay Perugia. "Le polemiche sollevate dal Popolo della Liberta' sono chiaramente strumentali e intrise degli stessi preconcetti e sentimenti di diffidenza che la manifestazione vuole combattere."

"Incomprensibili sono anche le critiche sul luogo scelto per la manifestazione - continua Patrizia Stefani, presidente dell'Associazione Omphalos - i giardini del Frontone sono un luogo pubblico e laico e per di piu' sede dell'importante monumento ai caduti del XX Giugno 1859, simbolo della Perugia libera dal dominio della Chiesa. Non capiamo cosa vogliano i consiglieri Varasano e Castori, che tutte le manifestazioni scomode al Vaticano vengano fatte a distanza di sicurezza da tutte le chiese della citta'?".

Riguardo invece ai deliri su facebook del consigliere Mauro Cozzari preferiamo non commentare. Dal suo profilo, tra immagini religiose e status che evocano scenari apocalittici, si evince subito che ci troviamo di fronte ad un estremista religioso, esponente di un partitino che per fortuna raccoglie lo zero virgola qualcosa. Gli auguriamo solo di ritrovare quella carita' cristiana che va tanto predicando, ma che ad oggi non gli e' per niente vicina.

L'associazione Arcigay Arcilesbica Omphalos invita i consiglieri del PDL, così come tutti coloro che sono ancora scettici nei confronti di questo importante evento, a partecipare al Pride Village e verificare con i loro occhi di cosa veramente si tratta.
 

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