POGGIODOMO - Sabato 17 ottobre è stato inaugurato a Poggiodomo il Centro studi Geologici del Parco Geologico della Valnerina alla presenza del Sindaco di Poggiodomo e Presidente del BIM Egildo Spada, del Sindaco del comune di Sant’Anatolia di Narco, Tullio Fibraroli, di Maria Grazia Possenti  dirigente Aree protette e progettazione integrata della Regione Umbria, del Prof. Massimiliano R. Barchi dell'Universita' degli Studi di Perugia, del geologo Fausto Pazzaglia di Int. Geo. Modsrl. e Alessandra Presidente di Legambiente Umbria.

“Aggiungiamo un altro tesoro alla straordinaria bellezza naturale e culturale della Valnerina, – ha dichiarato Egildo Spada, grazie all’impegno del BIM, della Regione Umbria, dei Comuni di Poggiodomo e di Sant’Anatolia di Narco, della facoltà di Geologia dell’Università di Perugia e di Legambiente Umbria. Una risorsa per la Valnerina e per l’Umbria, che potrà diventare elemento trainante del rilancio del turismo educativo e scientifico per tutto il territorio”.

La presentazione del Laboratorio geologico, delle guide e delle pubblicazioni rivolte a turisti, geologi, insegnanti e ragazzi, del sito e del video, di sabato 17 ottobre e l’escursione al geosito “Gole della Madonna della Stella”, uno dei luoghi simbolo del Parco geologico della Valnerina,di domenica 18 ottobre, ha visto il coinvolgimento di centinaia di persone e numerosi amministratori di tutta la Valnerina.

“Il Parco geologico della Valnerina - continua Egildo Spada – dimostra come comuni piccoli o piccolissimi come Poggiodomo e gli altri della Valnerina, oltre ad essere realtà preziose da tutelare possono diventare laboratori innovativi di sviluppo locale costruendo collaborazioni culturali ed operative per promuovere un turismo sostenibile, scientifico ed educativo anche di rilevanza internazionale, strategico per tutto il territorio regionale”.

“Il Parco Geologico della Valnerina è stato pensato per rendere fruibile ed accessibile a tutti, escursionisti, turisti, studiosi, insegnanti, studenti, ragazzi e bambini, il relativo patrimonio della Valnerina. Attraverso, infatti, la scoperta di siti, vie e sentieri ad oggi poco conosciuti - ha dichiarato Tullio Fibraroli - si cercherà di aumentare l’offerta turistica del comune di Sant’Anatolia di Narco che da anni sta cercando di coniugare insieme natura, arte e tradizioni per promuovere un turismo sostenibile, scientifico ed educativo anche di rilevanza internazionale e strategico per tutto il territorio regionale”.

Il Parco si estende per quasi 1000 km2 lungo il tratto appenninico della valle del Fiume Nera e la dorsale montuosa circostante e comprende 10 comuni. Quello della Valnerina, e del gruppo Monte Coscerno – Monte Aspra in particolare, per la continuità del paesaggio geologico, rappresenta un grande laboratorio a cielo aperto di geologia. E’ un territorio caratterizzato da una forte relazione tra peculiarità naturali e cultura locale, uno splendido esempio di comunità montana italiana.

Il geopatrimonio del Parco è costituito da siti geologici/geomorfologici e da siti culturali ed architettonici legati alla geologia e geografia appenninica (eremi, abbazie, neviere): i 18 geositi disposti lungo 10 percorsi tematici aiutano a raccontare e comprendere i fenomeni e i processi geologici di questo territorio la cui storia evolutiva, iniziata 200 Milioni di anni fa, ci restituisce oggi un paesaggio naturalistico meraviglioso e una occasione unica di divertimento e di crescita culturale. I comuni di Poggiodomo e di Sant’Anatolia di Narco contengono alcuni siti di particolare valenza e interesse geologico tra i quali la Valcasana, le gole della Madonna della Stella, la faglia di Rocchetta, la paleofrana di Pian delle Melette, il sovrascorrimento di Fonte di Colle Mezzo, la cresta raddoppiata del Monte Coscerno, i debris flow di Gavelli, Piedipaterno e Grotti. Dal comprensorio del Coscerno – Aspra sono poi raggiungibili altri siti di grande interesse quali i Piani di Castelluccio con l’Inghiottitoio ed i Mergani, le Gole di Roccaporena e di Serravalle con i livelli anossici Selli e Bonarelli, le Miniere di ferro di Monteleone, le sorgenti di Triponzo, la Balza Tagliata, le Gole del Corno.

Il Centro Studi Geologici dispone di un laboratorio geologico che ha sede nel Centro di Esperienza ed Educazione ambiente “Il Sentiero” di Poggiodomo, gestito da Legambiente Umbria in convenzione con il Comune di Poggiodomo e attrezzato con laboratorio microspopico, di fotogeologia e cartografia. Il Centro studi geologici dispone anche di una sala conferenze, di una biblioteca geoscientifica e di una serie di attrezzature per il rilievo geologico sul campo. Il Centro Studi Geologici viene concesso in uso ai Dipartimenti universitari e utilizzato per le attività educative proposte dal CEA.

Prossimo appuntamento sarà per martedì 27 ottobre a Milano all’interno di Expo 2015.

 

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