PERUGIA - Sarà ricordato il prossimo primo maggio a Bagnaia di Perugia, per il quinto anno consecutivo, con una gara podistica, il compianto Ruggero Rossi, già presidente del Coni regionale umbro, deceduto il 23 agosto del 2005 in un incidente stradale. La competizione si svolgerà con partenza alle ore 9.30 nelle campagne della frazione perugina di Bagnaia, sulla distanza di circa nove chilometri. Si tratta di un Eco Cross Country e l’iniziativa è promossa in collaborazione tra l’associazione culturale Ruggero Rossi, l’ Associazione ricreativa culturale Bagnaia (Arcb) e il gruppo podistico del Circolo dipendenti Perugina, che svolge la propria attività agonistica sotto il nome di Cdp-T&Rb Group.

La partenza della corsa sarà preceduta, alle ore 8, dalla celebrazione della Santa Messa nell’area verde di Bagnaia. “Questa è una delle manifestazioni attraverso la quale si vuol portare avanti l’impegno nella promozione di iniziative di utilità sociale e di attività ricreative – sottolinea una nota del presidente del gruppo podistico del Circolo Dipendenti Perugina, Antonello Menconi – raccogliendo il testimone degli insegnamenti umani e scientifici avuti da Ruggero Rossi, che nel corso della sua vasta carriera professionale unì le sue competenze scientifiche ad uno spiccato attivismo sociale e si adoperò per la diffusione e tutela dell'etica sportiva soprattutto tra i giovani”. Collateralmente si svolgerà l’iniziativa benefica “Walking for the dog – Io e fido presenti”, per raccogliere fondi a favore del canile di Perugia. Il professor Ruggero Rossi nacque a Città di Castello il 25 dicembre del 1943 e dopo aver conseguito la Laurea in Scienze Biologiche e quella in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Perugia, l'impegno scientifico e professionale lo condusse a percorrere le tappe della carriera universitaria in tempi molto rapidi. A 44 anni fu nominato Professore di Ruolo di Prima Fascia, divenendo titolare della Cattedra di Patologia Generale nella Facoltà di Medicina e Chirurgia di Perugia.

Dal 1995 al 2001 fu Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Nel 1990 fondò e diresse, fino alla sua morte, la Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport ed il Centro in Medicina Specialistica dello Sport. Nel 2001 divenne Presidente Regionale del Coni e membro del Comitato Nazionale antidoping del Ministero della Salute, assurgendo al ruolo di vero e proprio Ambasciatore dell'Università nel mondo dello sport.

 

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