ROMA - "Pmi italiane, multinazionali tascabili in Africa?": e' questo il titolo scelto da Assafrica e Mediterraneo e dai Giovani imprenditori di Perugia per un convegno che si svolgera' venerdi' prossimo nel capoluogo umbro. L'iniziativa, osservano gli organizzatori, nasce dal desiderio di "abbattere la linea di demarcazione dei mercati tradizionali per cercare una spinta verso quelli africani".

Sono previsti, tra gli altri, gli interventi di Vincenzo Boccia, vicepresidente di Confindustria, di Giovanni Ottati, presidente di Assafrica e Mediterraneo e di Jacopo Morelli, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria.

Tra gli obiettivi del convegno, individuare forme di collaborazione tra pubblico e privato per consentire alle Pmi italiane di aggredire i mercati del continente africano con rapidita' ed efficacia. Il ministero degli Esteri, che ha aderito all'iniziativa, sara' rappresentato da Marco Claudio Vozzi, direttore centrale vicario per l'Africa subsahariana.

"L'Italia - dice il diplomatico - deve guardare all'Africa con maggiore interesse. Ci sono Paesi che registrano tassi di crescita enormi ed esistono realta' come India e Cina che stanno effettuando notevoli investimenti".

Vozzi afferma che un numero sempre maggiore di Paesi si sta aprendo a riforme democratiche, elemento che, insieme alla stabilita' politica, rende gli investimenti piu' sicuri e redditizi. "La Farnesina - spiega Vozzi - sta facendo la sua parte organizzando Country presentation per consentire ai Paesi dell'Africa subsahariana di incontrare imprenditori italiani. Abbiamo favorito incontri con delegazioni del Senegal e del Ghana e ora stiamo valutando l'ipotesi di organizzare vertici con le istituzioni di Kenya ed Etiopia".

A questa si accompagna una nuova strategia nella scelta dei rappresentanti diplomatici. "Cerchiamo di inviare in Africa ambasciatori giovani - spiega Vozzi - con il compito di assistere le aziende italiane interessate a investire".
 

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