CORCIANO -  “L’incontro con Pietro ci ha consentito di pensare ad un progetto che sono certa sarà significativo per l’intera comunità in quanto volto a valorizzare una sensibilità composita che si arricchisce nel incontro tra culture in un territorio ospitale e accogliente una proposta d’arte contemporanea originale in cui sono sintetizzate passioni personali ed esperienze professionali”. E’ quanto sottolinea l’assessore alle attività culturali e promozione del territorio, Marta Custodi, nel presentare la mostra di Pietro Marchioni, dal titolo “Incontri tra culture” in corso all’Antiquarium nell’ambito del 54esimo Corciano Festival – Agosto Corcianese. Dell’artista va detto che ama misurarsi con canali espressivi diversi, dalla fotografia (basti citare le mostre fotografiche — Roma 1967, Londra 1989, Durban 1993) all’interior design, fino alla pittura praticata a tempo pieno. Il tutto mediato da un’innata passione per i viaggi. “Sul finire degli anni settanta – ha raccontato – mi sono trasferito in un bel paese nel mezzo dell’Africa equatoriale: lo Zaire, l’odierna Repubblica del Congo (il mio primo amore mai dimenticato). Inizialmente la distanza culturale, quel caldo umido spesso misto a odori pungenti, il caos urbano di donne, uomini, animali, vecchie carcasse di automobili in un perpetuo andirivieni, il pericolo di malattie sconosciute, mi procurava turbamento. Ma poi, come spesso avviene con il trascorrere del tempo, le cose migliorarono considerevolmente, così compresi che in quelle persone albergava una straordinaria gioia di vivere, quantunque la loro fosse una vita fatta di poco e piena d’incertezze”. Ed infatti attingendo proprio alle esperienze personali e professionali, le sue opere evocano i colori caldi dell’Africa e soggetti di scene circensi. I suoi viaggi non sono stati solo africani (Uganda, Repubblica Sudafricana, Egitto) ma anche europei (Gran Bretagna, Austria, Lettonia), accomunati dagli stimoli che hanno contribuito alla formazione del background artistico. Marchioni utilizza tecniche miste, costituite da pannelli lignei di densità variabile che sono il supporto sul quale applica cartone corrugato dipinto con colori e pigmenti acrilici. A volte fa uso di stucco per il legno, tessuti e altri materiali. Motivo ricorrente nelle sue composizioni sono le linee geometriche declinate in colori e forme diverse.

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