PIEGARO – L’antica lavorazione artigianale e quella moderna industriale del vetro messe a confronto per voce dei protagonisti. Si è concluso domenica pomeriggio (5 maggio) con le interessanti testimonianze dei vetrai Vitaliano Sonnati (anche socio fondatore della cooperativa), Bruno Bartolini, delle impagliatrici Silvana Possieri e Bruna Agnoloni e l’attuale ingegnere della vetreria Andrea Tenerini, il decennale del Museo del vetro di Piegaro promosso dal Comune, in collaborazione con Sistema Museo, dal titolo “Vetrodiffusione”.

È stato un mese, quello di aprile, ricco di eventi che hanno avuto al centro l’antica arte dei maestri vetrai, culminati nel racconto di chi ha dato il via a questa attività che ha coinvolto nei decenni, ad iniziare dagli anni quaranta, un intero borgo infondendogli anche prosperità economica, oltre a un forte senso di appartenenza a questo mestiere.

Presenti all’incontro anche il sindaco di Piegaro che ha espresso la volontà di “arricchire questo museo, per renderlo sempre più appetibile, magari pensando a recuperare l’antico ciclo produttivo di allora da tramandare come memoria alle future generazioni. Una sfida – ha aggiunto il primo cittadino - che si potrebbe cogliere è utilizzare la tecnica della realtà aumentata, mediante l’utilizzo di ologrammi o immagini virtuali per ricostruire e rendere visibile ciò che avveniva in passato e far conoscere così l’antica arte del vetraio”.

L’amministratore ha anche posto l’accento su una criticità che andrebbe risolta: il forno. “C’è un forno all’esterno che viene utilizzato per i giorni del vetro – ha spiegato -, e in occasione di diversi appuntamenti durante l’anno. Riusciamo ad accenderlo consentendo così ai maestri vetrai di eseguire le loro importanti opere di artigianato artistico, ma dobbiamo capire se ampliare la parte esterna o valutare la possibilità di reinserire un forno all’interno. Su questo ci stiamo già tecnicamente lavorando”. Il sindaco ha concluso il suo intervento con l’annuncio della imminente riapertura del museo paleontologico e della necessità di collegare i due poli museali in modo da puntare su questa importante offerta culturale che il territorio offre”.

Stefano Grilli di Sistema Museo ha ribadito l’impegno del coinvolgimento delle scuole proprio per tramandare memoria ai giovani.

 

 

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