“L’appello di Maurizio Oliviero, presidente dell’Adisu, incontra tutto il mio consenso. Questo governo continua a percorrere una strada colpevole che potrebbe portare di fatto alla negazione in Italia del diritto all’istruzione e all’accesso al sapere. Sono già 58.000 i ragazzi che hanno rinunciato ad iscriversi all’università e sembra che questa scelta sia più frequente tra gli studenti provenienti dalle famiglie più indigenti: in questo quadro drammatico il Governo di Mario Monti, per bocca del Ministro Profumo, vorrebbe proporre alle regioni dei Diversi parametri per l’assegnazione delle borse di studio che penalizzerebbero ancora molti studenti. Tutto ciò è inaccettabile: forse per Monti non bastano ancora le nuove inique tasse, la perdita di potere d’acquisto dei salari e la disoccupazione giovanile intorno al 37% per convincere le giovani generazioni ad accontentarsi di un futuro, nel migliore dei casi dimesso, o al limite della sopravvivenza. Forse Mario Monti pensa che con un ulteriore colpo al diritto allo studio i giovani italiani possano rassegnarsi alla predeterminazione delle esistenze, cioè a quell’antico meccanismo per cui il figlio dell’operaio dovrà diventare operaio e il figlio del dottore confermarsi dottore. E’ il contrario di ciò che avviene nella maggior parte dei paesi d’Europa, che dell’università e delle ricerca hanno fatto il motore dello sviluppo.
Eppure, come è ormai noto, per il governo di Mario Monti la parola ‘Europa’ ha un qualche senso soltanto se viene pronunciata insieme alla parola ‘austerity’. Per questa ragione ribadisco, come fatto dal Presidente Nichi Vendola, che Sinistra Ecologia e Libertà è indisponibile a formare una coalizione di governo insieme ai centristi di Monti. La nostra non è una scelta politicista, ma dettata dal merito dei programmi: il Partito Democratico non tradisca il cambiamento aprendo a Monti, per noi sarebbe una scelta incondivisile e sbagliata.”

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