Piano Rifiuti Umbria 2022. L'intervento del PD di Terni
"Le manovre delle giunte di destra della Regione Umbria e del Comune di Terni sui rifiuti, l'ambiente, l'energia e i servizi pubblici locali, al di fuori di ogni quadro di trasparenza e di partecipazione, sono l'ennesimo segno di confusione e inadeguatezza dei governi leghisti e, al tempo stesso, di grave preoccupazione per le comunità umbre e, in particolare, della provincia di Terni".
Così, in una dichiarazione congiunta, il segretario provinciale del Pd, Fabrizio Bellini, e il segretario del Pd di Terni, Pierluigi Spinelli.
"Un piano dei rifiuti regionale che allarga a dismisura le discariche, ripropone l'incenerimento con nuovi impianti, consente ai cementifici di bruciare rifiuti da fuori regione, senza alcun controllo su qualità e provenienza, e abbassa la guardia sulla raccolta differenziata, portata a livelli record dalle amministrazioni locali di centrosinistra – aggiungono - è l'esatto contrario di ciò che serve all'Umbria e a Terni e asseconda solo gli interessi privatistici dei soggetti di riferimento della giunta regionale leghista.
In provincia di Terni, questa manovra inaccettabile si traduce in un nuovo sovraccarico della discarica orvietana delle Crete e getta una luce preoccupante sulla delicata operazione di allargamento della compagine societaria dell'Azienda Speciale Multiservizi del Comune di Terni. Uno storico e importantissimo patrimonio pubblico cittadino, che può e deve essere il punto di riferimento chiave delle politiche regionali per l'energia e l'ambiente, di cui si cedono quote senza alcun preventivo confronto in Consiglio comunale sui piani industriali, sui vincoli di garanzia dell'interesse pubblico e sul ruolo di indirizzo strategico che compete all'istituzione comunale. Se oggi l’Asm – sia detto per inciso – può attrarre investitori importanti è solo perché, in oltre mezzo secolo di lavoro e di implementazione, le amministrazioni di sinistra e centrosinistra che hanno governato Terni hanno costruito, da sole e in partnership, un sistema territoriale virtuoso energia – ambiente capace di servire un’area vasta con acqua, gas, elettricità, depurazione, raccolta e smaltimento dei rifiuti, tra i più estesi del Paese e di assoluto valore. Creando le condizioni di un’attrattività dell’azienda che è oggi il suo punto di forza anche nel far fronte ai problemi di natura finanziaria. Un patrimonio che non consentiremo sia disperso e dilapidato.
È una logica politicamente autoritaria e, al tempo stesso, di fuga dalle responsabilità sulle scelte strategiche di governo, quella delle amministrazioni leghiste di Terni e dell'Umbria, che è a suo modo coerente con quella posta in essere sulla cessione dell'Acciai Speciali Terni e in generale sui diversi punti di crisi industriali, economici e sociali della regione: nessuna attenzione ai programmi e ai piani industriali, non disturbare chi manovra al di fuori delle istituzioni, privilegiare gli interessi privatistici dei gruppi di riferimento. Una logica che, peraltro, coincide con quella che ispira il fallimentare piano sanitario regionale.
Il Partito Democratico è impegnato, con tutte le sue organizzazioni e le sue rappresentanze istituzionali, a contrastare questo andazzo negativo che rischia di vanificare decenni di impegno delle amministrazioni locali democratiche e di riportare indietro, a condizioni di marginalità e subalternità, la città di Terni e l'Umbria".
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