"Il rinvio del piano farmacie da parte del Consiglio regionale lo scorso 22 gennaio - si legge in un comunicato del consigliere regionale Pd, Andrea Smacchi - è stato un atto di natura tecnica, in quanto si è reputato necessario un approfondimento della normativa vigente. L'articolato  della legge 27/2012 prevede infatti, in caso di inadempienza dei comuni che in base ai parametri di popolazione hanno l'obbligo di deliberare sull'ubicazione delle nuove farmacie, il potere sostitutivo delle regioni e come estrema ratio quello del governo centrale. Pertanto, risultano del tutto fuori luogo e prive di fondamento le ricostruzioni ed i giudizi improvvisati di chi in queste ore, evidentemente spinto dal clima elettorale, ha voluto esprimere, evidenziando scarsa conoscenza della realtà dei fatti. Il Consiglio regionale già convocato per il prossimo 30 Gennaio, delibererà in ogni caso il nuovo piano delle sedi farmaceutiche individuate dai comuni dell'Umbria. Ciò dimostra in maniera inequivocabile che nessun danno è stato arrecato alla regione né tanto meno  ai suoi cittadini e soprattutto che nessuna “indebita sensibilità istituzionale” ha prevalso sull'interesse collettivo."

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