L'Aula di Palazzo Cesaroni si è espressa con voto favorevole a maggioranza (14 sì della maggioranza e 7 voti contrari dall'opposizione) sulla proposta dell'assessore regionale alla salute di rinviare di una ulteriore settimana l'approvazione della proposta delle Giunta regionale contenente le indicazioni sulla sede delle nuove farmacie che è possibile aprire in Umbria, dietro indicazione dei Comuni, sulla base di quanto consente la legge dello Stato “27/2012” (“Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”).

 

L'apposita delibera di Giunta aveva subito un rinvio già la settimana scorsa perché mancava la delibera del Consiglio comunale di Gubbio. Stamani la deliberazione è arrivata ma non è favorevole all'indicazione della Giunta regionale, che ha individuato nella località Carbonesca la sede di una nuova farmacia. Per questo l'assessore ha chiesto il rinvio di una ulteriore settimana, nell'intento di trovare una soluzione positiva e condivisa da tutti.

 

Nel dibattito il consigliere Orfeo Goracci (Comunista umbro) ha stigmatizzato il rinvio dell'approvazione con le “inefficienze” del Comune di Gubbio “che- ha detto – come tutti sanno non è amministrato, e la politica deve prenderne atto”. Ciò nonostante Goracci si è dichiarato favorevole al rinvio perché “se c'è una possibilità di aprire una nuova farmacia nel territorio di Gubbio, sono favorevole a fare in modo che ciò avvenga”.

 

Per l'opposizione Rocco Valentino (Pdl) ha dichiarato voto contrario in quanto “non ci sono fatti nuovi nella deliberazione assunta dal Comune di Gubbio, che mai sarà favorevole – ha detto – e andrebbe a beneficiare di un trattamento di favore che la Giunta riserva a questa amministrazione, mentre non so se lo avrebbe fatto, ad esempio, se il Comune fosse stato quello di Montefalco. Inoltre, essendo trascorsi i 30 giorni nei quali le amministrazioni avrebbero potuto far valere le proprie osservazioni, possiamo votare l'atto amministrativo della Giunta (“Approvazione delle sedi farmaceutiche individuate dai Comuni dell’Umbria”, ndr)”

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