PERUGIA – Gli studenti del liceo “a scuola di Europa”. È successo stamani a Perugia, presso la sede del Liceo “Galeazzo Alessi”, in cui due classi, la “IV M” della professoressa Giuseppina De Petro, e la “V L” della professoressa Maria Cristina Canestrelli, alla presenza del preside Alberto Stella, hanno partecipato alla “lezione” che la dottoressa Valeria Covarelli, del Servizio Programmazione Comunitaria della Regione Umbria, ha tenuto per loro, sulla “importanza di essere in Europa”.

 

L’iniziativa s’inserisce nel quadro dell’attività “promoeducativa”, destinata agli studenti delle scuole dell’Umbria e prevista dal Piano di Comunicazione del Programma Operativo Regionale (Por) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) 2007-2013, mirata a “sensibilizzare” i cittadini, le imprese e le istituzioni locali sugli interventi realizzati dalla Regione grazie ai fondi strutturali comunitari.

 

“L’obiettivo di tale attività – ha spiegato Valeria Covarelli – è di consentire la costruzione di ‘relazioni di fiducia’  fra la Regione dell’Umbria e il mondo della scuola (dirigenti, docenti e allievi), perché ci sia una maggiore consapevolezza del ruolo svolto dall’Unione Europea, dell’Italia e della Regione Umbria per lo sviluppo innovativo e sostenibile del territorio”. Sono gli insegnanti delle scuole (elementari, medie e superiori) ad “invitare” in classe i responsabili regionali.

 

L’Europa, “27 Stati, una realtà” è stato il tema della odierna “lezione” al Liceo “Galeazzo Alessi” di Perugia. Storia dell’Unione, “politica di coesione”, tipologie dei progetti finanziati dal “Por-Fesr”, le iniziative in Umbria sui cinque “assi” previsti sono stati al centro dell’esposizione, al termine della quale gli studenti hanno posto una serie di domande e avviato una discussione.
“I risultati raggiunti fino ad oggi – ha sottolineato la dottoressa Covarelli – confermano il successo dell’iniziativa, che l’anno scorso – ha ricordato – ha coinvolto 48 scuole (primarie, secondarie di primo e secondo grado) ed oltre 1720 studenti”.

E c’è anche, previsto dal Piano di Comunicazione, un “video-concorso” (“Ciak! Sei in Europa”), rivolto alle classi delle scuole medie e superiori, che devono realizzare un video (di durata compresa fra i 3 e i 5 minuti) sulle iniziative imprenditoriali che hanno ricevuto il contributo dei fondi comunitari. I premi? Una lavagna “attiva” multimediale, una videocamera digitale, una collana di libri sull’Unione Europea e mappe cartografiche dell’Europa.

Per i ragazzini delle primarie e secondarie inferiori, ci sono “quiz” e giochi, compreso quello “dei Forzuti”: pupazzetti che (dati o tolti a seconda delle risposte ai “quiz”) servono a comporre una “piramide” dell’Europa. All’insegna del motto: “L’Unione fa la forza”.

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