ROMA – È stata raggiunta l’intesa in Conferenza Stato-Regioni sullo schema del decreto del ministero delle Politiche Agricole che istituisce il Fondo per le imprese della pesca e acquacoltura, in attuazione dell’art. 78 del Cura Italia, che prevede uno stanziamento di 20 milioni di euro.

“Un importante risultato raggiunto con cui garantiamo la continuità del comparto pesca e dell’acquacoltura per i danni diretti o indiretti causati dall’emergenza Covid-19” – afferma il presidente Comagri, Filippo Gallinella, che aggiunge: “i fondi disponibili saranno così ripartiti: alle imprese del settore pesca in acque marine destiniamo 15 milioni di euro, per l’acquacoltura sono assegnati 3,5 milioni di euro mentre alle acque interne andranno 1,5 milioni di euro. Per quanto concerne queste ultime ricordo che, grazie all’approvazione di un mio ordine del giorno al decreto Cura Italia, il Governo per la prima volta si è impegnato a destinare una quota delle risorse proprio per garantire il sostegno e la tutela della pesca nelle acque interne, come nel caso del Lago Trasimeno”.

“Le risorse a disposizione saranno ripartite in maniera proporzionale al numero di imprese operanti sui territori di competenza: per l’Umbria, ad esempio, sono previsti oltre 10mila euro per otto imprese. Un primo passo, sicuramente non esaustivo, che comunque va ad aggiungersi all’indennità di 950 euro riconosciuta ai pescatori autonomi professionali, compresi i soci di cooperative. Ringrazio il sottosegretario Giuseppe L'Abbate per il lavoro svolto e per il costante impegno in questa battaglia che abbiamo portato avanti sin dall'inizio del nostro insediamento – conclude Gallinella.

 

 

 

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