PERUGIA - Il recente annuncio del “nuovo Kit-Kat” prodotto nello stabilimento Nestlè di San Sisto ha messo in secondo piano la preoccupante notizia di stampa secondo cui la multinazionale starebbe valutando la dismissione di ulteriori storici cioccolatini Perugina, che sarebbero considerati “marginali”.

Abbiamo depositato una interrogazione urgente alla Giunta per conoscere “quali specifiche garanzie avrebbe ricevuto dalla multinazionale circa il mantenimento della produzione e dell’occupazione nello stabilimento umbro di San Sisto" e "quali misure intende intraprendere a tutela dell’occupazione e del territorio qualora Nestlè in futuro non dovesse rispettare tali impegni assunti nelle sedi istituzionali”. 

Se Nestlè vuole veramente investire in Perugina, perché continuare a dismettere i suoi marchi storici? In questi 30 anni l’Umbria ha dato tantissimo alla multinazionale. Pretendiamo pertanto impegni concreti e  tempi certi, non generiche rassicurazioni e annunci. Quello che Nestlè ha fatto con Locatelli in passato non vorremmo che si ripeta in futuro anche qui. Perugina ha un impatto economico, occupazionale e sociale incalcolabile per la nostra Regione, perciò riteniamo che le Istituzioni ad ogni livello dovrebbero pretendere chiarezza e impegni concreti.

Maria Grazia Carbonari - Consigliere M5S Regione Umbria
 

Condividi