PERUGIA – “Elementi di una esperienza sostenibile” è il tema della giornata di studio, in programma domani, venerdì 29 marzo, con inizio alle ore 9, presso la sala Goldoni di Palazzo Gallenga dell’Università per Stranieri di Perugia. A fare gli onori di casa sarà la vicedirettrice dell’Università per Stranieri, la prof.ssa Dianella Gambini, insieme al vicesindaco Urbano Barelli, all’assessore comunale di Assisi Carlo Migliosi.

Ad introdurre la prima parte della giornata spetterà alla prof.ssa Giovanna Scocozza insieme all’urbanista dell’Università di Ferrara, Paolo Ceccarelli e al sociologo Pino Arlacchi.

Nella seconda parte dell’evento, alle ore 11, è prevista la tavola rotonda “Arte, Paesaggio, Sostenibilità”, moderata dalla prof.ssa Chiara Biscarini, alla quale intervengono il prof. Michele Dantini, l’artista Ettore De Conciliis, la prof.ssa Dianella Gambini, Gabriele De Veris dell’AIB Umbria, la ricercatrice Lisa Bitossi e il prof. Lucio Ubertini.

Si tratta di un seminario organizzato nell’ambito delle attività del Centro SHeC (centre for sustainable heritage conservation) e del comitato nazionale per le celebrazioni del centenario di Aldo Capitini (istituito ed ammesso a contributo dal MiBACT), che hanno entrambi sede presso l’Università per Stranieri di Perugia, in collaborazione con il Comune di Assisi e il Comune di Perugia.

Mettendo al centro della discussione gli elementi della riflessione dell’intellettuale umbro, la giornata di approfondimento alla Stranieri intende concentrare l’attenzione su tematiche di sostenibilità ambientale, indagando la complessa e controversa relazione “uomo-natura” che si è andata delineando in cento anni di sviluppo insostenibile.

“Tra gli obiettivi del comitato – ha precisato la prof.ssa Chiara Biscarini del “Comitato Aldo. Capitini” – è, difatti, non quello di commemorare la figura di Capitini in sé, quanto rievocare una visione del mondo che, nata in profonda frattura con la realtà storica nella quale prende vita, si espresse congiuntamente ad un’azione pacifista e nonviolenta. Partendo dal pensiero elaborato nel manoscritto che vede la luce nel 1918 – ha ricordato Biscarini –per interessamento di Benedetto Croce, s’intende costruire un percorso concettuale volto alla riattualizzazione del pensiero capitiniano adottandolo come chiave di lettura delle sfide alla pace che caratterizzano l’attualità”.

Condividi