Il rappresentante dell’associazione UmbriaLeft sugli investimenti per ‘Curi’ e PalaBarton. “In città mancano pista d’atletica a otto corsie e piscina olimpica con piattaforma per tuffi”

(AVInews) – Perugia, 1 gen. – “Con grandi titoli la stampa locale annuncia che la Giunta comunale ha previsto un investimento complessivo nei prossimi tre anni di 4 milioni di euro per lo stadio ‘Renato Curi’ e il PalaBarton. Investimenti che sono da ritenere positivi, e forse doverosi, per la sicurezza dello stadio comunale (ormai al suo 45esimo anniversario dalla sua straordinaria costruzione), l’ammodernamento e l’adeguamento del palazzetto dello sport alle necessità dei livelli europei. Quello che sorprende, però, non sono questi investimenti, ma quelli che mancano, cioè gli investimenti che dovrebbero interessare lo sport dilettantistico, amatoriale e per garantire il diritto all’attività motoria delle cittadine e dei cittadini: palestre, campi sportivi, percorsi pedonali e ciclabili sono inspiegabilmente e colpevolmente dimenticati”. Questo il commento che arriva da Stefano Vinti, rappresentante dell’associazione culturale UmbriaLeft.

“Garantire impianti adeguati agli sport professionistici e servizi ai suoi tifosi è giusto- prosegue Vinti –, ma è un dovere della Giunta comunale promuovere la crescita dei cittadini che praticano lo sport di base in città. Come deve diventare prioritaria una nuova e moderna politica per l’impiantistica sportiva cittadina, per colmare le tante difficoltà delle strutture, a iniziare da quelle clamorose come la mancanza di una pista d’atletica a otto corsie, di una piscina olimpica e una piattaforma per tuffi”.

“L’auspicio – conclude Vinti – è che i consiglieri comunali, i rappresentanti dello sport cittadino, del Coni, delle federazioni sportive e degli enti di promozione sportiva aprano un confronto con la Giunta per tutelare i diritti degli sportivi perugini, a partire da un investimento come minimo equivalente a quello dei professionisti, 4 milioni di euro”.

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