In questi giorni, con l’esplodere della crisi sanitaria, viene mediaticamente riproposto il dualismo tra salute e reddito. Come se l’unica alternativa per i lavoratori di questo Paese fosse scegliere di ammalarsi di covid oppure morire di fame. Si tratta evidentemente di un ricatto infame che tante volte le classi popolari hanno pagato ad un prezzo salatissimo. Un ricatto possibile solo all’interno di un sistema economico e politico nel quale la vita della maggioranza delle persone, i loro diritti e il loro benessere, sono sacrificati nell’ottica del profitto e dei privilegi di pochi. In questi mesi, mentre tanti perdevano la serenità, il lavoro e perfino la vita, nel mondo e in Italia, pochi miliardari hanno aumentato vertiginosamente i propri capitali, attraverso speculazioni, rendite e sfruttamento del lavoro altrui. Nel frattempo le istituzioni hanno da un lato abbandonato nella miseria le fasce più deboli della popolazione e dall’altro eluso interventi radicali indispensabili ad affrontare il riacutizzarsi della pandemia.
L’Umbria risulta ad oggi una delle regioni più colpite dalla recrudescenza del virus. Negli ultimi mesi invece di investire nella medicina di prossimità, nei tamponamenti a tappeto, nel potenziamento dei reparti per malati di Covid, le nostre istituzioni hanno preferito fingere che il problema non esistesse e dedicarsi a festini ed inaugurazioni. Mentre il tessuto sociale collassava, mentre i lavoratori perdevano reddito e diritti, nei palazzi del potere si continuavano a distribuire consulenze ai soliti noti e a fare solo propaganda elettorale.
Oggi assistiamo con rabbia alle code delle ambulanze nei pronto soccorso, al fallimento totale del tracciamento dei contagiati, alla sanità privata che specula sulla paralisi di quella pubblica. Al tempo stesso i lavoratori dei settori più colpiti vengono abbandonati a se stessi, mentre diversi datori di lavoro cercano di sfruttare la congiuntura per sottrargli ancora salari e diritti.
Come Perugia solidale per mesi abbiamo realizzato interventi materiali, legali, sindacali a sostegno delle famiglie in difficoltà, erogando beni e servizi, al posto di istituzioni latitanti, ma oggi questo non basta più. È arrivato il momento di scendere in piazza rivendicando il diritto alla salute e al reddito. Pretendiamo che sia erogato un sussidio di emergenza per tutti i lavoratori, i precari, i disoccupati. Pretendiamo che tutte le utenze, gli affitti, i mutui siano bloccati. Pretendiamo che le strutture sanitarie private della regione siano messe al servizio di tutti i cittadini. Pretendiamo che l’1% più ricco della popolazione paghi finalmente quello che serve per far uscire dall’emergenza il restante 99%.
Ci vediamo venerdì 30 alle ore 18 e 30, in piazza Italia, perché nessuno resti solo!
Qui l'evento:https://rb.gy/hf5cm8
Perugia Solidale
Ovviamente saranno predisposte adeguate misure per la tutela della salute collettiva.
 

VENERDÌ 30 OTTOBRE
ORE 18.30 PIAZZA ITALIA - PERUGIA

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