PERUGIA SOLIDALE, PER AIUTARE CHI È IN DIFFICOLTÀ, PER CAMBIARE LA NOSTRA SOCIE
PERUGIA SOLIDALE, PER AIUTARE CHI È IN DIFFICOLTÀ, PER CAMBIARE LA NOSTRA SOCIETÀ
Ci siamo costituiti/e in un Comitato cittadino a aprile, mentre la pandemia sconvolgeva la vita di tutti, per portare la solidarietà dove potevamo e dove c'era bisogno. Da allora abbiamo destinato oltre 15mila euro a più di 150 nuclei familiari, raggiunti prima con buoni spesa e poi con cassette alimentari, con prodotti naturali del nostro territorio realizzati senza sfruttamento sul lavoro.
Non solo: abbiamo fornito sostegno legale a chi subiva discriminazioni sul lavoro, a chi perdeva casa e reddito, a chi era oggetto di iniquo trattamento da parte delle istituzioni. Abbiamo creato centralini di ascolto, promosso servizi per gli studenti in difficoltà con la didattica a distanza, fornito strumenti tecnologici adeguati a chi ne aveva bisogno per seguire le lezioni. Tutto questo non all’interno di una logica caritatevole ma nella convinzione che mutualismo e solidarietà potessero essere non solo strumenti per affrontare la crisi ma anche mezzi per cambiare radicalmente la nostra società.
Per questo oltre alle attività solidali abbiamo chiamato presidi e manifestazioni per rivendicare diritti negati, per difendere la sanità pubblica e il reddito garantito senza discriminazioni. Per questo abbiamo organizzato e partecipato a opere di riqualificazione popolare dei quartieri e dei parchi, per rivendicare lavoro per i disoccupati e servizi per la cittadinanza.
Lo abbiamo fatto grazie all’impegno di tanti militanti e alle centinaia di perugini/e che hanno donato alla nostra causa. Mentre era in atto questo processo abbiamo osservato con rabbia e disgusto il teatrino dei grandi partiti politici, che in Umbria con centinaia di iscritti, decine di eletti ed amministratori, sedi in ogni città, avrebbero potuto, con le loro immense risorse, fare mille volte quello che abbiamo fatto noi. Invece sono stati capaci soltanto di rimpallarsi le colpe di una gestione criminale della crisi che investe tutti i livelli istituzionali. Loro che in questi decenni hanno venduto il paese alle banche ed agli speculatori, precarizzato il lavoro ed i diritti e massacrato la sanità pubblica avrebbero dovuto sporcarsi le mani invece che pensare alle loro carriere.
Ma noi l'abbiamo sempre detto: solo il popolo salva il popolo.
Per questo vi chiediamo ancora una volta di sostenerci facendo la spesa con ZAP [
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