di Nicola Bossi

PERUGIA - Se c'è un punto dove l'insicurezza o la sua percezione sale su livelli inaccettabili; quel punto è il sottopasso che porta dai binari della stazione alla popolosa via Sicilia e via del Macello (mercatini di prostituzione e di droga). Bisogna essere onesti: gli scippi, i bivacchi, l'accattonaggio super-molesto (soprattutto nei confronti di donne e anziani) sono spesso la regola. Tanto è vero che dalle 24 della sera si chiude il sottopasso. 

 L'ultima vittima dei predoni una signora di 84 anni nei giorni scorsi, scippata da un malvivente e strattonata a terra. Ora la cosa assurda che in questo sottopassaggio c'erano delle telecamere fisse che siccome erano ingombranti per i malfattori sono state rese inutilizzabili. Questo accadeva due-tre anni fa.

Grazie ad una interpellanza dell'austero consigliere comunale del Pdl, Emanuele Prisco, la città venne a conoscenza che il sottopassaggio è gestito dalle Ferrovie dell Stato anche se a valenza di pubblica utilità.  Parola di assessore. Spetta, dunque, al vertici Fs di ripristinare l'occhio elettronico. No, sembra di no. L'ufficio stampa di Fs precisa che è prerogativa del Comune dato che il sottopasso è diviso in due parti (una della società, l'altra del comune) e che le telecamere divelte erano gestite dall'amministrazione comunale. E tutto resta dunque fermo al palo. 

 

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