PERUGIA - Domani, martedì 1 ottobre, al cinema PostModernissimo si torna a parlare delle giornate del G8 di Genova nel 2001, con un evento organizzato in collaborazione con Associazione Itinerari e PerSo - Perugia Social Film Festival (inizio alle 21.00). Al centro della serata la proiezione di “Genova senza risposte”, film del 2002 che ricostruisce quel momento storico, con la preziosa presenza in sala di Teresa Paoli, una dei registi che l’hanno realizzato (insieme a Federico Micali e Stefano Lorenzi).

Introdurranno la proiezione i docenti universitari Salvatore Cingari, Alessandro Simoncini e Marco Bistacchia. Il sottotitolo della serata inquadra perfettamente il fil-rouge che guiderà l’appuntamento: “un altro mondo era possibile: visioni, vissuti e riflessioni intorno a un’utopia politica che si proponeva di cambiare il mondo”.

“La paura che la gente non ti creda, creda che esageri, che non è possibile che quello che dici di aver visto è vero”. Queste frase apre il film e ne racchiude tutto il significato, ammettono gli autori, che non eravano andati a Genova per fare un documentario ma prima di tutto per manifestare. Federico Micali era lì anche come avvocato del Genova Social Forum (adesso Legal Forum), a sostegno dei manifestanti come contrasto alle eventuali violazioni di legge da parte delle forze dell'ordine, mentre Teresa Paoli partecipava anche come mediattivista e Stefano Micali era sceso con la telecamera da Torino dove aveva partecipato alle riprese di un film. «L’assurdità e la rabbia di ciò che è successo e la difficoltà di raccontare gli eventi cui avevamo assistito a chi non c'era e aveva seguito tutto attraverso la cronaca deviata di quei giorni, ci ha spinto a mettere insieme tutte le immagini che avevamo girato per farne un documentario. La scelta di seguire il flusso degli avvenimenti in senso cronologico segue appunto l'intento di arrivare a chi a Genova non c'era, ed è lo stesso avvicendarsi dei fatti, del contrasto tra colori e violenze, che riesce a definire interamente il paradosso di quanto accaduto. Ed è la stessa rabbia e la stessa mancanza di risposte che ci ha portato a voler seguire anche il dopo Genova, quello della nebbia dei gas CS, delle perizie e dei processi in corso contenuto nell'aggiornamento di 18 minuti, naturale corollario del film ad un anno dal G8».

Martedì 1 ottobre 2019 al PostModernissimo

Ore 21.00 inquadramento storico a cura di:
Salvatore Cingari, Docente di Storia delle Dottrine Politiche
Alessandro Simoncini, Docente di Filosofia Politica
Marco Bistacchia, Docente di Lingua italiana

Ore 21.30 Proiezione del documentario "GENOVA SENZA RISPOSTE - La ricostruzione dei fatti di Genova dal 16 al 22 luglio 2001". Incontro con la regista Teresa Paoli.

Tra il 1999 e il 2001 nasce e si sviluppa un movimento che, a livello mondiale, contrappone ai modelli della globalizzazione liberista l’idea di un altro mondo possibile. A Genova, nel 2001, quel movimento organizza un vertice alternativo al G8 ma viene attaccato con inaudita violenza e criminalizzato con la complicità di molti media. La tragicità dell’evento segna il declino del movimento, troppo avvitato intorno alla deriva repressiva e incapace di dare al percorso di elaborazione collettiva un nuovo impulso e una base politica condivisa e duratura (M.G.).

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GENOVA SENZA RISPOSTE

di Federico Micali, Teresa Paoli, Stefano Lorenzi
Documentario/ 77 min/ Italia/ 2002

I tre film maker toscani propongono una riflessione che non trascura, per quanto possibile, nulla seguendo la cronologia dei fatti. Non mancano i vandalismi dei Black Blok visti come un corpo estraneo ma non manca neppure l'inettitudine (se solo di questo si è trattato) di una polizia che non li contrasta per scatenare poi la propria rabbia su manifestanti assolutamente pacifici. Girato con il cuore ma montato con l'onestà intellettuale di chi vuole riferire i fatti e sa che anche solo compiendo questa operazione balzerà agli occhi una verità scomoda per alcuni ma non per questo meno vera.

(Giancarlo Zappoli, MYmovies.it)

 

 

 

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