PERUGIA - Presentato questa mattina a Palazzo dei Priori il progetto di potenziamento delle stazioni di ricarica a servizio della mobilità elettrica, che porterà, nell’arco di 5 anni, le colonnine –e i relativi stalli di sosta per i veicoli- dagli attuali 31 a 131.

A spiegare nel dettaglio le azioni al riguardo sono stati l’assessore alla Mobilità del Comune di Perugia Cristiana Casaioli, i dirigenti Gabriele Alessandro De Micheli e Leonardo Naldini. Presente alla conferenza stampa anche il rappresentante di Saba Italia Claudio Macchiarini.

“La mobilità elettrica -ha spiegato l’assessore Casaioli- appare come uno degli strumenti più efficaci in ambito urbano per la riduzione delle emissioni di Co2, per favorire il risparmio energetico e la diminuzione della dipendenza da combustibili fossili. È difficile immaginare scenari futuri qualore non vi sia un aumento di auto elettriche in circolazione, e noi come città dobbiamo essere pronti a favorire questa evoluzione”.

“Non è un caso - ha proseguito l’assessore - che l’amministrazione comunale, nello schema di PUMS approvato lo scorso agosto, abbia previsto proprio l’introduzione di veicoli elettrici nel trasporto pubblico urbano e il potenziamento della rete di ricarica per i veicoli elettrici anche per il Trasporto Pubblico Locale. D’altro canto, nelle aree urbane, la tendenza si attesta su spostamenti brevi, la cui lunghezza media si aggira intorno ai 40 km/giorno e in questo contesto le auto elettriche possono costituire sempre più un’alternativa ai veicoli tradizionali, anche in virtù del fatto che i modelli attualmente in vendita hanno un’autonomia che arriva anche a 200 km/giorno.”

Le colonnine per la ricarica attualmente presenti sul territorio sono 31, di cui 28 installate nell’ambito del progetto pilota in collaborazione con Enel Distribuzione spa e 3 del progetto Turismo Ecosostenibile regionale, presentato dalla Regione dell’Umbria al Ministero dei Trasporti.

“Nel 2017 - ha aggiunto Casaioli - il Comune di Perugia ha sottoscritto la Carta per la Mobilità Elettrica, con la quale ci eravamo impegnati ad accelerare la costituzione di una rete per la mobilità elettrica accessibile al pubblico e sul Pums abbiamo anche nel trasporto puntato molto su questo tipo di mobilità per i prossimi 10 anni, pubblico e nella mobilità condivisa.”

Le 100 colonnine ulteriori dovranno essere collocate sul territorio in base ad alcuni criteri specifici. In particolare, il 30% delle future infrastrutture saranno posizionate nelle cd “aree concentratrici” della sosta nel territorio comunale (come il pacheggio di Porta Nova a Pian di Massiano, i parcheggi Gambuli, Menghini e Taramelli all’Ospedale ed in generale i parcheggi ad uso pubblico dei grandi centri commerciali). Il restante 70% sarà, quindi, distribuito nei vari quartieri del territorio comunale, in conformità a quanto previsto nel Pums e secondo un progetto di zonizzazione che gli uffici predisporranno entro la fine dell’anno. Una parte delle nuove infrastrutture dovrà necessariamente essere installata, tra l’altro, ai capolinea delle linee urbane del trasporto pubblico con mezzi elettrici. Si partirà, in particolare, con due linee Rimbocchi/San Pietro e Sant’Erminio/Via della Pallotta, per poi incrementare nel BRT1 a regime.

L’amministrazione provvederà, ad accogliere i progetti pervenuti dalle aziende installatrici in ordine temporale e a pubblicarle nel sito dell’Ente per 30 giorni, durante i qualisarà data possibilità di presentare offerte alternative. Alle aziende che risulteranno concessionarie del suolo pubblico per le suddette installazioni l’ente rilascerà la concessione per 7 anni.

Tali aziende dovranno provvedere ai lavori di posizionamento, allaccio e tele gestione da remoto delle nuove infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, a costo zero per l’Amministrazione Comunale; le colonnine stesse dovranno rispondere a determinati criteri tecnologici e di sicurezza. Per la concessione degli spazi saranno applicate tanto la Tassa di occupazione spazi ed aree pubbliche (TOSAP) quanto il canone per le occupazioni a finalità commerciale, eccettuate le occupazioni delle aziende che si accolleranno l’onere di porre in essere e gestire le infrastrutture ad alta potenza ai capolinea delle linee urbane del TPL, per le quali a fronte di 1 colonnina ad alta potenza il canone di occupazione a finalità commerciale non verrà applicato per 4 colonnine, per la durata del primo rilascio della concessione.

“L’elettrico - ha spiegato il dirigente De Micheli, nell’illustrare i dati a livello europeo, nazionale e locale - non risolverà tutti i problemi della mobilità attuale, ma è il futuro a cui dobbiamo guardare, soprattutto per il TPL, che è molto impattante in termini di inquinamento.”

“Perugia ha fatto la scelta di rimanere pioniera in questo ambito - ha aggiunto l’Ing. Naldini - ma all’interno di un programma ben preciso e delineato, con una pianificazione adeguata. Naturalmente, niente vieta di rivedere al rialzo il numero di colonnine da installare nel caso il mercato abbia uno sviluppo superiore a quanto abbiamo previsto.”

“Abbiamo deciso anche di prorogare - ha concluso l’assessore Casaioli - per tutto il 2019 le agevolazioni già in vigore per i proprietari di auto elettriche ed ibride, ovvero l’opportunità di ottenere gratuitamente il permesso per l’accesso alla zona ZTL e, in collaborazione con Saba, la sosta gratuita nelle aree a parcometro, per le auto elettriche ed ibride dotate di permesso”.

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