PERUGIA - Il 5 marzo scorso il portone di Palazzo Gallenga si è chiuso a causa del Coronavirus, ma l’ateneo doveva proseguire l’attività didattica dei corsi d’italiano già avviati e continuare ad assicurare la diffusione della cultura italiana nel mondo, quale sua prima e più antica vocazione istituzionale.

Già la settimana successiva alla sospensione della didattica nelle aule, si è dato corso all’insegnamento dell’italiano da remoto alle classi studenti presenti in quel mese in Ateneo.

Nella conferenza stampa svoltasi oggi nell’aula magna della Stranieri, la Rettrice Grego Bolli ha annunciato che a partire dal prossimo settembre si è deciso di riattivare i corsi di lingua e cultura italiana in presenza. Una decisione coraggiosa, che risponde all’esigenza del confronto vivo che l’acquisizione di una lingua straniera impone. Tuttavia lezioni in classe saranno tramesse online, così da consentire a coloro che non avranno la possibilità di recarsi in Italia di vedere (ed anche partecipare!)  da casa quanto si fa in aula.

Si è dunque subito sentita l’esigenza di fare risuonare lontano e con la maggior forza possibile la voce più viva ed autentica dell’Ateneo: è nata così l’idea attivare alcuni cicli online dei prestigiosi corsi di Alta Cultura, con i quali l’Università per Stranieri di Perugia ha dato avvio alla sua storia centenaria.

Il primo ciclo di lezioni -  svoltosi dal 20 al 24 aprile - ha avuto a tema la figura storica di Francesco di Assisi.

Elvio Lunghi e Maria Rita Silvestrelli per la Storia dell’Arte, Stefano Ragni per la Storia della Musica, Fabio Melelli per quella del cinema italiano e Roberto Biselli per nostro Teatro hanno così dato vita ad una serie di approfondimenti della figura del Poverello di Assisi.

L’esito dell’esperienza è stato più che lusinghiero; molte sono state le voci che da più parti del mondo hanno manifestato il loro apprezzamento per l’iniziativa, sia attraverso la chat prevista nella diretta che con messaggi mail.

E’ partito così il secondo ciclo di lezioni, che ha avuto luogo dal 14 al 28 maggio prendendo in esame la figura di Raffaello di Urbino, in occasione del quinto centenario della morte del pittore.  Stesso team, stesse discipline a comporre un composito ritratto dell’urbinate.

Numerosi tra organismi ed associazioni culturali, in Italia e all’estero, hanno diffuso nel loro ambito il ciclo di lezioni raffaelliane, come alcuni Istituti italiani di cultura all’Estero, dipartimenti di Università estere in cui si insegna la nostra lingua, gruppi di italianisti ed amanti della Storia dell’Arte italiana.

Il mese di giugno ha visto dedicare il terzo ciclo di conferenze (15-19 giugno) alla nostra regione - Umbria terra d’arte -, con l’intento di muovere interesse turistico e culturale nei confronti di un territorio ricco di preziose gemme monumentali, artistiche e naturali.

E la buona notizia è che alcuni istituti scolastici, italiani e stranieri, hanno proposto di inserire questo ciclo di lezioni nel loro prossimo programma didattico, moltiplicandone così l’audience.

Le conferenze di Alta Cultura in live streaming hanno complessivamente ottenuto più di 9.000 visualizzazioni.

Con questa stessa formula le conferenze di Alta Cultura riprenderanno nel mese di settembre, continuando a segnare la traccia storica tra l’Università per Stranieri, Perugia e l’Umbria.

Con ale iniziativa l’Università per Stranieri intende continuare a dar voce a una forma di divulgazione alta, ma accessibile al grande pubblico, sull’Umbria e sulle sue tradizioni storiche, rivolta sia agli studenti stranieri che intendano venire a Perugia a studiare la nostra lingua sia ad appassionati ed esperti della storia della civiltà dell’Italia mediana, in tutte le sue declinazioni.

Saranno tre i prossimi cicli di lezioni, dedicati ad altrettante figure centrali nella cultura italiana, pur pertenenti ad ambiti e periodi molto diversi tra loro: Dante, Goldoni e Pinocchio. Anche il programma settembrino presterà particolare attenzione a Perugia, per gettare poi lo sguardo sul  contesto dell’Italia intera.

Così parlando di Dante - del quale cadrà nel 2021 il settimo centenario della morte (Ravenna 1321) -  verranno esaminati i legami con la decorazione della chiesa di San Francesco in Assisi (Elvio Lunghi) e con gli affreschi di Signorelli nel Duomo di Orvieto (Maria Rita Silvestrelli).  Dante nel cinema sarà l’oggetto della lezione di Fabio Melelli, così come nel teatro (Roberto Biselli) e nella musica (Stefano Ragni).

Nel ciclo dedicato a Goldoni si parlerà del suo soggiorno a Perugia, ospite della famiglia Antinori prima proprietaria di Palazzo Gallenga Stuart (Maria Rita Silvestrelli), e poi nel più ampio contesto della cultura italiana del XVIII secolo e in particolare del ruolo svolto dal suo teatro (Roberto Biselli), cogliendone le influenze esercitate nel campo della musica (Stefano Ragni), delle arti figurative (Elvio Lunghi) e del cinema (Fabio Melelli).

Infine, Pinocchio, polisemica e celeberrima figura del romanzo italiano per ragazzi, di cui il team dei docenti del corso approfondirà valenze e diramazioni, ciascuno privilegiandone un aspetto particolare: dagli automi nell’arte (Elvio Lunghi), alle illustrazioni che si sono fatte del burattino più famoso del mondo (Maria Rita Silvestrelli), alla sua storia cinematografica (Fabio Melelli), i suoi riverberi musicali (Stefano Ragni) e teatrali (Roberto Biselli).

Condividi