PERUGIA - Il 24 giugno 1998 moriva il noto medico chirurgo perugino Vittorio Trancanelli, per il quale lo scorso anno si è conclusa la fase diocesana del Processo informativo sulla vita, virtù e fama di santità. Quest’anno, in occasione del 16° anniversario della sua morte, la Chiesa perugina lo ricorda con il convegno dal titolo “Vittorio Trancanelli: uomo del suo tempo ed esempio per la Chiesa e la società di oggi”, promosso dall’Associazione medici cattolici italiani (Amci) e dal Movimento ecclesiale di impegno culturale (Meic), in programma sabato 21 giugno (ore 16), presso la Sala del Dottorato delle Logge della cattedrale di San Lorenzo in Perugia, al quale interverranno mons. Elio Bromuri, vicario episcopale per la cultura, e il prof. Fausto Santeusanio, presidente dell’Associazione “Alle Querce di Mamre”.

Questa associazione, che collabora attivamente con la Caritas diocesana, fu fondata dal dott. Trancanelli insieme alla moglie Rosalia Sabatini e ad altre famiglie, in cui vengono accolti minori in particolari difficoltà, promuovendo la testimonianza cristiana della carità attraverso l’affido.

Nel corso del convegno, il postulatore presso la Congregazione delle Cause dei Santi della Santa Sede, dott. Enrico Solinas, aggiornerà sull’iter del Processo informativo sul Servo di Dio. Sulla causa di Trancanelli si rileva non poco interesse dovuto anche al fatto, come spiega Solinas, «che non sono molti i laici e in particolare i laici del nostro tempo, per i quali sia stato aperto un processo di beatificazione e che sia giunto all’esame della Congregazione per le Cause dei Santi».

Altro appuntamento in ricordo di Vittorio Trancanelli, è la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, in calendario lunedì 23 giugno (ore 18), presso la chiesa parrocchiale di Cenerente, dove riposano i resti mortale del Servo di Dio. Al termine, ci sarà un incontro presso la struttura di accoglienza dell’Associazione “Alle Querce di Mamre” con sede sempre in Cenerente.

«Sono passati 16 anni, ma di Vittorio si parla come di una persona presente, un amico che si è allontanato per un po’, ma che torna presto». A dirlo è la giornalista Maria Rita Valli, presidente del Meic perugino, nel rilevare che il convegno del 21 giugno contribuirà a tenere vivo il ricordo e l’affetto per Vittorio, ed aggiunge: «la sua vita, la sua capacità di vivere in modo straordinario un’esistenza ordinaria di uomo, marito e padre, medico e culture di interessi che vanno dall’archeologia alla Bibbia e all’ebraismo, ne fanno un “esempio di santità” che si può definire in molti modi, ma non “irraggiungibile”».

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