PERUGIA - Dopo quattro mesi ha riaperto oggi al pubblico il Museo di Palazzo Baldeschi al Corso. Oltre alle collezioni permanenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, i visitatori hanno l’occasione di vedere una preview della mostra “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia” che verrà inaugurata il 18 settembre 2020, con la quale la Fondazione CariPerugia Arte e l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” vogliono rendere omaggio a Raffaello Sanzio a 500 anni dalla sua scomparsa.

Questa mattina, nel rispetto delle norme anti Covid-19, si è tenuto un incontro di presentazione al quale hanno preso parte le Istituzioni, i giornalisti e gli operatori della stampa. Erano presenti: l’assessore alla cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano; la dirigente del Servizio Musei, Archivi e Biblioteche della Regione Umbria, Antonella Pinna; il direttore della Soprintendenza Archivistica dell’Umbria e delle Marche Giovanna Giubbini; il prorettore dell’Università per Stranieri Dianella Gambini; il presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni; lafFunzionaria storica dell’Arte della Galleria Nazionale dell’Umbria Veruska Picchiarelli; il presidente e il direttore del Post-Museo della Scienza, Francesco Gatti e Anna Rebella; il presidente della Fondazione Orintia Carletti Bonucci Francesco Depretis; il rettore del Collegio del Cambio Vincenzo Ansidei; l’artista Franco Passalacqua.

Ha assistito alla proiezione anche l’assessore al turismo e alla cultura della Regione Umbria, Paola Agabiti.

La preview si snoda fra le due sezioni che animano la mostra: una anteprima della parte multimediale a cura della Fondazione CariPerugia Arte che si compone di suggestioni visive e sonore, realizzata appositamente dalla società umbra Euromedia con la supervisione scientifica di Francesco Federico Mancini; una anticipazione a cura dell’Accademia, che espone la Madonna del Cardellino (particolare) di Raffaello in un disegno di Annibale Vitiani. Si tratta di una “copia da fotografia”, realizzata per la prova d'esame della Scuola di figura nel 1893, dall'allora diciassettenne allievo perugino dell’Accademia “Vannucci”.

 

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