PERUGIA – “Lavorare a Perugia, culla del trapianto di cellule staminali emopoietiche, rappresenta per me un traguardo”: a dirlo è il professor Maurizio Caniglia, nuovo direttore della struttura complessa di oncoematologia pediatrica dell'ospedale di Perugia, nel corso della presentazione ufficiale da parte della direzione dell'Azienda ospedaliera.

Caniglia - che guida la struttura già da cinque mesi - ha ricordato l'attività svolta dal reparto ed esposto le linee programmatiche. Ha parlato di un centro “che è unanimemente riconosciuto come un punto di riferimento assistenziale e di ricerca a livello nazionale ed internazionale”.

Eccellenza sottolineata con orgoglio da tutti gli intervenuti all'incontro, il commissario straordinario Walter Orlandi, il direttore sanitario Giuseppe Ambrosio, l'assessore regionale alla Sanità Franco Tomassoni, il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, il presidente del Comitato per la Vita Daniele Chianelli, Franco Chianelli, fino al preside della Facoltà di Medicina Luciano Binaglia.

“Questi primi mesi sono stati utili - ha detto Caniglia - per fare un quadro ben preciso dell'eccellente lavoro svolto negli ultimi cinque anni”. Il nuovo direttore ha infatti evidenziato gli obiettivi raggiunti tra il 2007 e il 2011, ricordando i 51 trapianti di cellule staminali emopoietiche e le 122 nuove diagnosi (75 malattie ematologiche e 47 tumori solidi).

“Partendo da questi straordinari risultati - ha aggiunto Caniglia - abbiamo già compiuto in questi primi mesi di lavoro nuove diagnosi di patologie e nuovi trapianti”. Ha quindi annunciato di volere continuare l'attività dedicandosi alla diagnosi e cura delle malattie emato-oncologiche pediatriche. “Aprendo anche - ha proseguito - a prospettive terapeutiche nuove e rafforzando il settore del trapianto di cellule staminali, proponendo ad esempio una nuova tecnica trapiantologia già utilizzata al Bambin Gesù di Roma”. Il neo direttore ha infatti una lunga esperienza nel campo del trapianto pediatrico maturata presso l'ospedale romano e all'estero presso il Necker Enfants Malades di Parigi.

“La nomina di Caniglia - ha detto Orlandi - significa per l'Azienda ospedaliera la volontà di mantenere elevate le buone performance raggiunte dal punto di vista qualitativo e quantitativo, nonostante siamo in un periodo difficile anche dal punto di vista economico”.

Dello stesso parere anche l'assessore regionale Tomassoni, il quale si è soffermato sugli ultimi tagli alla sanità. “Malgrado ulteriori 26 milioni di euro in meno per la sanità umbra previsti per il 2012, a seguito di un miliardo e 500 mila euro di tagli a livello nazionale - ha spiegato -, stiamo cercando di portare avanti una riforma coraggiosa della sanità regionale per non abbassare la qualità dei servizi. E in questo senso siamo riusciti ad accaparrarci una ulteriore professionalità come quella del professor Caniglia, persona preparata e motivata, per riuscire a mantenere a livelli alti la nostra attività nel campo ematologico”.

Anche Boccali, complimentandosi con l'Azienda ospedaliera per la scelta di Caniglia, ha rimarcato come “l'Umbria, pur nelle difficoltà, può uscire da questa situazione con uno scatto in avanti, con una riorganizzazione della sanità che deve continuare a rispondere alle domande dei cittadini”.

Tomassoni e il commissario straordinario dell'Azienda Ospedaliera di Perugia Orlandi hanno poi ricordato come a breve partiranno anche importanti sinergie con le regioni limitrofe “che non hanno - ha detto - servizi qualificati come i nostri e come quelli offerti in particolare dal reparto di oncoematologia pediatrica”.

Un reparto, secondo quanto poi evidenziato ancora da Orlandi, “importante a livello internazionale per l'attività assistenziale, ma anche per la rete di solidarietà e di volontariato che si è venuta a creare grazie al supporto dell'opera del Comitato per la vita Daniele Chianelli”.
 

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