(Avi News) PERUGIA - Trasformare le intuizioni creative degli studenti in progetti da brevettare. Con questo obiettivo nasce l’iniziativa esplicitata, sabato 28 maggio, nel seminario dal titolo “Con un’idea in testa: il brevetto per un nuovo modo di fare scuola”, che si è svolto nell’aula magna dell’Istituto tecnico tecnologico statale “Alessandro Volta”, in via Assisana 40/E a Perugia. Rita Coccia, dirigente scolastico dell’istituto, ha introdotto il convegno, organizzato dall’Itts Volta, in collaborazione con la Camera di commercio di Perugia e il patrocinio del Senato della Repubblica.

L’incontro è stata l’occasione per spiegare ai ragazzi delle classi 4ª e 5ª dell’indirizzo di meccanica dell’istituto, a cui si rivolge il progetto, le modalità per brevettare un’idea, al fine di ottenerne il riconoscimento e la protezione della proprietà intellettuale o industriale. È quanto ha spiegato agli studenti il funzionario dell’Ufficio marchi e brevetti della Camera di commercio di Perugia, Gabriele De Cosmo, insieme al consulente in proprietà industriale, Emanuele Montelione.

“Il progetto – ha sottolineato Rita Cocci – nasce dalla consapevolezza che i ragazzi hanno in testa idee davvero geniali, che non considerandole tali, tendono a chiuderle in un cassetto. Noi vogliamo dare vigore alle loro intuizioni, dando loro la possibilità di metterle in campo, attraverso l’acquisizione delle competenze necessarie e il contatto con le aziende. Infatti la nostra scuola conta una forte presenza sul territorio e gode di uno stretto legame con le aziende, proprio per assicurare ai ragazzi un lavoro sicuro dopo la scuola. La nostra scommessa è quella di riuscire a brevettare, entro la fine dell’anno, un progetto innovativo”.

“Per ottenere un brevetto – ha spiegato De Cosmo -, si parte da un’idea che deve essere sviluppata con competenze di carattere tecnico. Esistono diversi requisiti di brevettabilità, come differenti tipologie di brevetti: i modelli ornamentali, ad esempio quelli stilistici, le invenzioni, come un nuovo robot o una nuova macchina, e infine modelli di utilità che apportano miglioramenti alle invenzioni già esistenti”.

“Il brevetto – ha infine concluso Montelione – è uno strumento che è cambiato nel tempo. Inizialmente veniva conferito agli inventori come se fosse un premio vero e proprio, oggi invece è uno strumento essenziale, affinché le imprese possano competere sul mercato. Dietro questo processo di estrinsecazione di giovani idee, voluto dall’istituto, penso che si nasconda un reale e importante momento di arricchimento formativo per gli stessi studenti.”

Condividi