PERUGIA - Operazione antidroga della polizia di Perugia nei confronti di 25 stranieri, in molti casi richiedenti asilo, ritenuti responsabili di spaccio di droga. E' stata condotta dalla squadra mobile e coordinata dal Servizio centrale operativo della polizia di Stato. Gli accertamenti sono partiti a maggio, con il supporto della Direzione centrale per i servizi antidroga.

Le indagini sono state sviluppate con l'impiego di operatori sotto copertura del Servizio centrale operativo per l'acquisto di droga, nonché ricorrendo all'istituto del ritardato arresto per gli spacciatori responsabili della cessione. Questi strumenti investigativi hanno consentito di documentare - riferisce la polizia - la continuità dello spaccio, occupando "in forma stabile" il parco della Verbanella.

I particolari sull'operazione sono stati forniti in una conferenza stampa che si è tenuta alle 12 in questura di Perugia.

Agenti di polizia sotto copertura e acquisti simulati di 67 dosi di eroina e marijuana – è stato spiegato - hanno permesso alla squadra mobile di Perugia e allo Sco, con il supporto della Direzione centrale per i servizi antidroga, di smantellare una rete di spaccio che aveva "occupato militarmente" uno dei parchi del capoluogo umbro, quello della Verbanella. Coinvolti 25 nigeriani, 16 già in carcere e nove ricercati (sui 25 anni la loro età media).
Tre degli stranieri avevano ottenuto asilo in Italia e nove erano in attesa della decisione della Commissione, mentre per 12 la domanda era stata rigettata mentre uno è risultato completamente sconosciuto alle autorità italiane.
Nell'indagine - spaccio continuato pluriaggravato il reato - è stato applicato per 67 volte (con più episodi contestati ad alcuni dei coinvolti) l'arresto ritardato (otto già convalidati dal gip) che - è stato spiegato dagli investigatori - permette di costruire un quadro probatorio in grado di tenere più a lungo in carcere i coinvolti.

 

Condividi