PERUGIA - Con 13 voti favorevoli (della maggioranza più Claudio Ricci-Misto/RpIc) e sei astenuti (FI, Lega, M5S, Misto/Un) l'Assemblea legislativa ha dato il via libera al Piano telematico regionale 2017-2020, che prevede risorse pari a 23,4 milioni di euro.
Eros Brega (Pd), relatore di maggioranza, ha ricordato che "ad oggi sono stati realizzati 700 chilometri di rete". "L'obiettivo - ha aggiunto - è raggiungere con la fibra ottica l'80 per cento della popolazione, la parte rimanente tramite le onde elettromagnetiche (30 mega). Si punta anche alla realizzazione di un 'intranet' della pubblica amministrazione umbra. Viene riconosciuto il diritto di tutti i cittadini di eccedere ad internet".
Per il relatore di minoranza Andrea Liberati (M5s) "non è superato il digital divide a causa di diversi problemi che non sono collegabili soltanto al livello di istruzione, questioni economiche o la difficoltà di raggiungere alcune località o case sparse o intere comunità, ma a questioni infrastrutturali".

Paparelli, "Lungimiranti sulla banda larga: la maggioranza ha previsto investimento sulle grandi infrastrutture"

"Se oggi, in Umbria possiamo parlare di banda larga e ultra larga è grazie alla lungimiranza che questa maggioranza ha avuto nella metà degli anni 2000 prevedendo un investimento nelle grandi infrastrutture che hanno collegato lungo la E45 le principali città con i cavidotto che consentono di far transitare la fibra ottica": è quanto ha sottolineato da parte sua l'assessore regionale Fabio Paparelli intervenendo nel dibattito.

"È stato grazie al Governo nazionale di centrosinistra - ha detto ancora Paparelli - che per primo ha investito con un piano sulla banda ultra larga per colmare il digital divide".
Il vicepresidente della Regione ha poi annunciato che "l'obiettivo è ora di raggiungere tutte le famiglie umbre, entro il 2020, con la banda ultra larga: il 70 per cento con questa modalità, il 30 percento verranno comunque raggiunte con almeno 30 mega".

 

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