PERUGIA - Rivedere i criteri per l'accesso agli asili nido, ampliare il periodo in cui ci si può iscrivere e introdurre la possibilità anche dell'iscrizione per via telematica. Sono questi i tre punti principali della proposta del nuovo regolamento per l'accesso ai servizi socio-educativi del Comune. L'obiettivo è quello di adeguarsi a un contesto economico e sociale che sta rapidamente mutando e quindi di tutelare più possibile anche quelle famiglie i cui componenti hanno un'occupazione di tipo più “debole”.

“Lo scorso maggio, quando è stato approvato il progetto di rimodulazione del servizio – afferma l'assessore ai Servizi per l'Infanzia e l'adolescenza, Monia Ferranti - abbiamo rilevato che i criteri vigenti non tengono pienamente conto dell’attuale e mutato contesto socio-economico in cui vivono oggi le famiglie, con particolare riferimento alle condizioni lavorative e alla composizione stessa del nucleo familiare”.Va riconosciuto e tutelato il tipo di lavoro che una persona svolge anche nelle forme di occupazione più “deboli” (part time di poche ore, contratti a termine, Co.co.pro). Il lavoro autonomo, infatti, un tempo considerato una fattispecie che consentiva flessibilità e capacità economica, oggi aggrega una pluralizzazione di forme che contemplano anche il lavoro precario, spesso sottopagato e con scarse garanzie. Occorre dunque riconsiderare diversamente questo elemento nei parametri di accesso ai nidi”.

“Sugli altri criteri che devono pesare nell'accesso al servizio – prosegue l’assessore -  si ritiene che anche il numero dei figli all’interno di una famiglia costituisca un elemento determinante: è una ricchezza ed insieme un carico educativo e di cura che chiede ai genitori disponibilità di tempo e di attenzione tanto più moltiplicata, quanto più i bambini sono piccoli. Infine va tenuto conto anche delle particolari condizioni del nucleo familiare, quali la salute delle persone presenti che possono anch’esse avere ripercussioni significative sulla vita e sulla crescita del bambino e necessitano pertanto di essere tenute in debito conto”.

“Dall’indagine di customer satisfaction fatta a giugno e dai focus group di ottobre sono emerse nuove esigenze. Viene chiesto, infatti – spiega Ferranti -, di migliorare l’informazione generale a favore dell’utenza, semplificare il modello di domanda per l’iscrizione ai servizi, attualizzare le categorie professionali contemplate nei criteri per la formulazione della graduatoria in quanto non conformi alle condizioni lavorative odierne, tenere in conto il numero dei figli e la presenza nel nucleo familiare di anziani non autosufficienti, rendere chiare le valutazioni dei punteggi, potenziare le possibilità di iscrizione attraverso la rete internet e ampliarne i tempi. Tutti elementi dei quali il Comune terrà conto nel redigere il nuovo regolamento che dovrà essere discusso con i soggetti interessati per poi essere approvato da Giunta e Consiglio comunale”.

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