PERUGIA - E' stata inaugurata stamani la nuova sede della Protezione civile a Ponte Pattoli. Si tratta di un grande prefabbricato precedentemente utilizzato ad Assisi per il restauro delle pale del Cimabue, crollate in seguito al terremoto del 1997, e poi donato dalla Soprintendenza dell'Umbria al Comune di Perugia.

Al taglio del nastro, la presidente della Regione, Catiuscia Marini, insieme al sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, e al vicesindaco, Nilo Arcudi. ''Questa e' un'area di protezione civile ma anche un segno di appartenenza alla comunita' da parte dei cittadini da stimolare anche in altri punti della citta''', ha detto il sindaco, ricordando come tra i compiti della Protezione civile non ci siano solo quelli legati alle calamita' naturali, ma anche agli eventi promozionali della citta', come Eurochocolate, Umbria Jazz, la Fiera dei Morti.

La presidente Marini ha ricordato come l'esperienza difficile legata al sisma del '97 abbia dato all'Umbria ''la giusta spinta valida non solo per la ricostruzione, ma anche per una crescita culturale e politico-amministrativa in fatto di prevenzione'', anche ''migliorando il senso civico, culturale e solidale dell'Umbria''.

Per il rimontaggio funzionale del capannone e' stato redatto un progetto, autorizzato e finanziato dall'amministrazione comunale per una spesa totale di 90.796,68 euro. Il capannone realizzato ha permesso di coprire una superficie complessiva di 360 metri quadrati di cui 75 destinati a sede dei volontari del gruppo di Protezione civile ''Perugia'' e 285 destinati a magazzino o rimessa automezzi.

La Regione Umbria, in seguito all'approvazione del Piano per l'utilizzo del fondo aree protezione civile del 2002, aveva assegnato al Comune di Perugia un contributo di 580.000 euro per la predisposizione dell'area di protezione civile di Ponte Pattoli, nel vocabolo Campagnano, che in caso di calamita' potesse essere utilizzata sia per accogliere gli insediamenti abitativi d'emergenza, sia per l'ammassamento di mezzi e soccorsi. L'intervento ha permesso di realizzare l'urbanizzazione di un'area di circa 18.000 metri quadrati.
 

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