Dichiarava di coabitare con altre 5 persone in un locale di 47 mq. Così una ex dipendente di ente locale di Perugia riusciva ad eludere la tariffa di igiene ambientale.

In particolare, nell’ambito delle specifiche attività di polizia finanziaria proprie della Guardia di Finanza e del protocollo d’intesa stipulato con il Comune di Perugia in materia di contrasto, tra l’altro, all’evasione dei tributi locali nonché sulla base degli approfondimenti di una segnalazione pervenuta al numero di pubblica utilità 117, i militari della Compagnia delle Fiamme Gialle perugine, hanno accertato che un soggetto perugino, B.D. queste le sue iniziali, già dipendente di un ente pubblico locale risultava intestataria di locali per complessivi mq. 156 a fronte dei 47mq. Dichiarati

In effetti a seguito del riscontro tra le risultanze catastali dell’immobile controllato rispetto ai dati dichiarati dalla contribuente ai fini della T.I.A. è emerso così l’assoggettamento all’imposta di circa un terzo dell’intera superficie con il conseguente pagamento alla GESENU di un importo di circa due terzi inferiore all’importo effettivo da corrispondere.

Per la circostanza il soggetto è stato segnalato alla Procura della Repubblica per essersi reso responsabile della violazione di cui agli artt. 483 (FALSITÀ MATERIALE COMMESSA DAL PRIVATO) e 640 (TRUFFA) del codice penale, in relazione agli artt. 46 e 76 del D.P.R. 445/2000.
 

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